"Tuttavia – spiega Michelucci – nel caso dei cosiddetti civatiani non si può non tenere in considerazione il fatto che nel corso dell'incontro tenutosi a Genova nei giorni scorsi gli esponenti di quell'area (compresi quelli spezzini) hanno deciso (e immediatamente dichiarato) di non voler sostenere Raffaella Paita alle prossime elezioni regionali e di voler contribuire alla costruzione di una lista civica. Questa decisione mi è stata confermata personalmente da rappresentanti dell'area Civati ed è chiara espressione della volontà di procedere verso un progetto alternativo a quello del Partito Democratico in vista delle elezioni regionali. Da segretario di questo partito, non ho ritenuto opportuno che la discussione sul lavoro per una lista alternativa al Pd, partisse dalla sede del nostro partito. Non si tratta né di voler dividere, né di voler mettere in atto azioni punitive ma semplicemente di voler fare chiarezza rispetto a chi lavora per il progetto del Pd per la Liguria e chi, invece, se ne è apertamente chiamato fuori. Chiaramente qualora, invece, tale decisione non fosse definitiva, ci sono tutte le condizioni per ricostruire quel clima unitario che, come ho dichiarato ininterrottamente dall'indomani delle elezioni Primarie, ritengo fondamentale per vincere la sfida di maggio. Ma la condizione imprescindibile per attuare questo percorso è che tutti riconoscano la candidatura di Raffaella Paita.
Ricordo – prosegue il segretario – che a seguito delle decisioni prese dagli organismi di garanzia e nello spirito delle primarie, Paita è la candidata alle elezioni regionali di tutto il Partito Democratico, non certo soltanto di chi l'ha sostenuta. Sul tema delle alleanze, inoltre, è ora di smetterla di agitare il pericolo di possibili accordi con la destra. Raffaella ha chiaramente dichiarato che non ci sarà alcuna alleanza con forze di destra e che, in ogni caso, il perimetro dell'alleanza verrà deciso nel partito, all'interno dei suoi organismi.
Mi auguro pertanto che al più presto venga chiarita la posizione di chi oggi si dice estraneo a questa candidatura, poiché diversamente sarà complicato mantenere l'attuale gestione unitaria all'interno del Pd spezzino, con chi lavora palesemente ad un progetto alternativo a quello del Partito Democratico".