"Tale operazione costata 300 mila euro al giorno, 9 milioni al mese, oltre 100 milioni all'anno! - prosegue il comunicato - Solo per quanto riguarda le spese affrontate dalla Marina Militare italiana come supporto logistico a tale iniziativa, ha dato origine ad un effetto domino che rischia di ripercuotersi sul pagamento degli stipendi degli operai dell'ACAM di La Spezia.
In questo perverso meccanismo (dove per l'ennesima volta vediamo aziende private ritrovatesi in difficoltà per crediti non riscossi nei confronti dello stato, rischiare di non poter pagare gli stipendi ai propri operai) abbiamo come protagonisti da una parte la nota l'azienda spezzina e dall'altra l'insolvente forza armata.
Nel caso specifico la Marina Militare ha un poco invidiabile debito nei confronti dell'ACAM di 6 milioni di euro per bollette dell'acqua non pagate e ora l'azienda creditrice , in virtù di questo rischia di far passare un triste Natale ai propri dipendenti.
Come tutti sappiamo l'Italia a livello economico si trova ad avere un piede sulla fossa e l'altro su di una buccia di banana.
Nonostante ciò il nostro governo non lesina piroette che rischiano di spingere il Paese nel baratro con conseguenze negative difficilmente calcolabili per le famiglie in difficoltà, tuttavia tali argomentazioni sembrerebbero non turbare minimamente le "sinistre" figure che hanno creato questo scempio".