Nel caso specifico l'iter prevede che la richiesta del privato passi necessariamente da una Conferenza dei Servizi nella quale devono essere presenti tutti gli enti e gli organi competenti che esprimeranno il loro libero parere tecnico.
In questo momento il Comune di Lerici non può che attendere il risultato di tale iter. Qualora la conclusione della conferenza portasse alla necessità di effettuare una variante al nostro puc al fine di acconsentire l'intervento, allora si che faremo sentire in modo chiaro e deciso la nostra contrarietà.
Ciò per diversi motivi: in primis la zona è di particolare pregio e l'immobile è costruito direttamente sul mare, perché ricordiamo perfettamente che tale costruzione è il frutto di una lunga e difficile mediazione tra le istanze della proprietà e gli interessi della popolazione soprattutto in riferimento all'altezza dell'edificio. Oggi, come ieri, infatti, non sono disponibile (non siamo disponibili), anche sulla base delle nostre linee programmatiche, a questo tipo di variante.
Questo è l'unico dato politico reale nella questione.
Vorrei ricordare che questa pratica non è diversa da molte altre che sono state presentate ai sensi di leggi sovracomunali che ci hanno posto vincoli e per le quali spesso abbiamo espresso perplessità e contrarietà.
I miei convincimenti politici come quelli della maggioranza che convintamente mi sostiene sono sempre stati chiari come evidenziato in alcune posizioni sulla stampa, mentre altre sono state meno opportune.
Nel ribadire il nostro orientamento politico di contrarietà a questa eventuale variante, ricordo che siamo favorevoli agli investimenti privati in ambito turistico che si ritengono indispensabili per la crescita del nostro territorio a condizione, ovviamente, che non incidano negativamente sul nostro territorio; sottolineo, però, che siamo persone responsabili che non possono e non vogliono compiere atti quando è in corso una conferenza dei servizi che dev'essere libera da ogni vincolo per definizione".