Così il circolo Legambiente Lerici in un intervento che non fa sconti all'amministrazione. "L'interesse privato, - prosegue la nota - nel la miope logica di rapina del territorio, la f a da padrone. Basta guardare alla devastazione della Venere, che ha attraversato indenne gli ultimi 20 anni di giunte varie. Ora nuovi pericoli si affacciano. Per nulla fugati i timori sul futuro della baia di Santa Teresa, ora ricompare il caso dello stabilimento balneare Colombo, concessionario dell'area demaniale tra la Casa Gialla e Punta Marigola, col progetto della sua sopraelevazione, peraltro già bocciata in precedenza. L'Amministrazione, anziché dire una parola chiara vorrebbe, pilatescamente, lasciare alla Regione Liguria il compito di decidere in merito, come se tra i compiti pri mari di una Amministrazi one non vi fosse anche quello di farsi parte promotrice della tutela paesistica e ambientale del territorio che è patrimonio collettivo. Possibile che gli attuali nostri amministratori, che si occupano in modo rigoroso di ludoteche e punteruolo rosso delle palme, si disinteressino poi di una materia così importante quale è la tutela del territorio lasciando campo libero a coloro che sfruttano e cementi ficano la costa? Possibile che le sbandierate promesse del le campagne elettorali siano sempre e solo parole vuote? Come Legambiente condividiamo l'esigenza di conservare il territorio, la sua identità naturalistica e paesaggistica e sosteniamo l'appello dell'assessore Olga Tartarini , unica e coraggiosa voce fuori dal coro, di non far procedere l'intervento di ampliamento. La notizia del progetto di sopraelevazione sta suscitando preoccupazione e contrarietà nella popolazione che è pronta a scendere in piazza, in una pubblica manifestazione, per esprimere un concetto semplice e chiaro: basta con la cementificazione del territorio, basta con il deterioramento dell'ambiente, basta con l'impoverimento e la devastazione del paesaggio".