Dopo la scomparsa di pochi giorni fa di Vanda Bianchi, la nostra provincia perde un altro protagonista della Resistenza, il momento storico più alto e più eroico del popolo italiano. Durante la lotta di Liberazione, Sgancia era una giovanissima staffetta (salì ai monti a soli 16 anni) e poi divenne partigiano combattente: fu così soprannominato, come amava raccontare, perché era un grande camminatore e correva da un monte all'alto durante i rastrellamenti per dare l'ordine di sganciamento alle diverse brigate partigiane. Militò in diverse brigate, con Giustizia e Libertà, con Gordon Lett, con il comandante Tullio e, infine, nella Brigata Garibaldi "Ugo Muccini". Arrestato e detenuto nella Caserma del XXI Reggimento di Fanteria, subì le torture dei fascisti ma non parlò salvando la vita a molti compagni. Nel dopoguerra, come molti partigiani, fu costretto ad emigrare per trovare lavoro e ha vissuto (felicemente) più di trent'anni in Australia. Al suo ritorno in Italia, tutti i vecchi compagni continuarono a chiamarlo con il nome di battaglia, di cui era così orgoglioso, e fino ai giorni d'oggi tutti i giovani e le giovani compagne che in questi ultimi anni si era avvicinati a lui con l'affetto che si porta a un nonno, lo conoscevano e lo chiamavano "Sgancia". "Sgancia" è stato un partigiano della Libertà fino all'ultimo e solo una morte improvvisa lo ha strappato alla sua battaglia per un mondo più giusto fatto di di uguaglianza e democrazia, in difesa della Costituzione. Sgancia è stato un comunista, orgoglioso di esserlo e che rendeva tutte e tutti noi orgogliose/i di averlo come nostro iscritto (aderì dopo il PCI a Rifondazione Comunista sin dalla sua nascita ed era stato iscritto negli anni dell'emigrazione al Partito Comunista Australiano). Lo ricordiamo sempre presente alle nostre feste, in particolare quella del primo maggio a Solaro di Lerici: era il nostro Comandante alla griglia, ci aveva tenuti tutti a battesimo, ma soprattutto era un esempio di coerenza, i suoi insegnamenti ce li porteremo con noi per tutta la vita. I funerali si svolgeranno in forma civile domani 20 agosto alle 15 presso il cimitero spezzino dei Boschetti. A tutta la sua famiglia, alla moglie Lina, alla figlia Mara e alla nipote Simona, a tutte e tutti i compagni dell'Anpi e del partito, a tutta la comunità lericina va a nostra vicinanza in questo triste momento.