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Anpi Sarzana, scrive al Sindaco Cavarra

In data 15/07/2014 il direttivo della sezione ANPI di Sarzana si è riunito per discutere circa la decisione di conferire l'onorificenza civica alla città di Sarzana.

Si era in attesa di valutare anche una bozza di programma che però non è ancora arrivata. Innanzitutto il direttivo ribadisce il proprio disaccordo con le scelte dell'amministrazione così come era stato già espresso dai propri delegati durante l'incontro della commissione. In primo luogo si considera inopportuna la scelta di conferire l'onorificenza, definita da regolamento "civica", alla civitas medesima: si ritiene che l'identità formale tra ricevente e mittente priverebbe di senso il riconoscimento in quanto tale.  La seconda motivazione è la marginalità che assumerebbe la commemorazione del 21 luglio 1921 se unita a quella dell'anniversario della fondazione della città di Sarzana: il tema della giornata sarebbe la città e non l'evento, che diventerebbe uno dei tanti episodi occorsi nell'arco di cinque secoli. Inoltre verrebbe completamente smarrito il discorso politico, con il tema dell'antifascismo in primo piano; una tematica che negli anni è sempre stata approfondita da un punto di vista storico, analizzando il contesto dell'epoca, ma anche riconoscendo nel presente nuove forme di Resistenza individuale.  La volontà dell'ANPI di valorizzare la dimensione dell'attualizzazione, con la proposta di premiare Sondra Coggio o altre personalità impegnate nella salvaguardia della salute ambientale, è conseguente anche al fatto che negli anni passati è stato considerato soprattutto l'aspetto della memoria storica sia attraverso l'onorificenza che con iniziative collaterali. C'è stata la premiazione di antifascisti come Paolino Ranieri e Garibaldo Benifei; è stato conferito un riconoscimento collettivo alle donne della Resistenza locale per portare all'attenzione il contributo di genere che era rimasto in secondo piano; la sezione ha inoltre prodotto uno spettacolo teatrale sui fatti di Sarzana e uno sui combattenti in Spagna, rappresentati entrambi in occasione del 21 luglio; c'è stato un gemellaggio con la città di Viterbo che nel 1921 aveva vissuto un episodio di opposizione al fascismo alcuni giorni prima di Sarzana, che è stato oggetto di una conferenza in sala consiliare e di uno spettacolo teatrale rappresentato sempre in occasione del 21 luglio. Sappiamo inoltre che quest'anno nelle serate del 20 e 22 luglio saranno rappresentati due spettacoli teatrali sulla vicenda del partigiano Facio, del quale il 22 luglio ricorre il settantesimo della morte.  L'amministrazione così come ha istituito in autonomia l'onorificenza, è libera di privilegiare questa linea, oppure può appoggiare la proposta dell'ANPI di individuare degli ambiti che oggi sono teatro di nuove forme di Resistenza riconoscendo nell'impegno di singoli o gruppi gli stessi valori che hanno animato i protagonisti dei fatti di Sarzana. In ogni caso la sezione è disponibile a fornire il proprio contributo, così come ha sempre fatto, ma la condizione imprescindibile deve essere quella che il 21 luglio sia il punto di partenza, l'evento di riferimento in funzione del quale si conferisce un riconoscimento o si organizza altro.  La coincidenza tra i 550 anni della fondazione della città e l'anniversario dei fatti di Sarzana è frutto di un caso che non aggiunge alcun significato a quest'ultimo evento e rischia di far smarrire il senso di questa onorificenza.  La sezione auspica che il percorso commemorativo proposto dall'amministrazione per il 2014-2015 non penalizzi le celebrazioni del settantesimo della lotta di Liberazione essendo due percorsi completamente estranei che affrontano la tematica storica secondo approcci differenti.  Si comprende come per l'amministrazione un percorso del primo tipo possa comportare delle opportunità per promuovere la città anche da altri punti di vista oltre a quello strettamente culturale, mentre al contrario il ricordo del settantesimo è motivato esclusivamente dall'obiettivo di consapevolizzare e stimolare la coscienza critica dei cittadini, ciò anche guardando alle contraddizioni di un contesto complesso, e senza avere necessariamente l'esigenza di restituire un'immagine positiva e auto celebrativa della città.  Per questi motivi, coerentemente con i propri principi e i propri valori, la sezione preferisce non aderire alla manifestazione di quest'anno in quanto non solo si trova in disaccordo, ma soprattutto in quanto non si riconosce per nulla in questo tipo di iniziativa che risulta estranea in toto all'ambito inerente l'attività dell'ANPI.  La marginalità che oggi hanno assunto agli occhi dell'amministrazione proprio i temi cari all'associazione, appare evidente dal fatto che durante la commissione dedicata al 21 luglio, nell'anno del settantesimo della Liberazione, l'amministrazione ha proposto esclusivamente un percorso per commemorare un evento di cinque secoli fa.  Particolarmente emblematica è inoltre la mancanza di considerazione verso Piero Guelfi, presidente della sezione stessa, i cui appelli per rimuovere i contenitori di rifiuti collocati provvisoriamente all'ingresso della sede ANPI sono rimasti inascoltati. Piero Guelfi pur recandosi più volte negli uffici comunali non è mai stato ricevuto dal sindaco che, seppure per interposta persona, aveva risposto positivamente alla richiesta, non dando però riscontro, ad oggi, con i fatti.  Nonostante la pubblicazione di un articolo e le ripetute proteste, questi bidoni stanno stazionando da più di due settimane davanti alla sede di un'associazione attiva sul territorio da anni, la quale oltre a non trovare una sistemazione dignitosa, deve fare i conti con episodi come questo.  Tale atteggiamento non incoraggia una necessaria collaborazione, e si auspica che simili circostanze non si ripetano.

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