Lo fanno sapere i consiglieri comunali della Spezia di Forza Italia Maria Grazia Frijia, Sauro Manucci e Sauro Galli che durante la seduta del Consiglio comunale di ieri sera, lunedì 30 giugno, sulla delibera per l'approvazione della variante urbanistica comunale relativa al recepimento, su area pubblica di proprietà della Regione in Via Fontevivo, della legge regionale che consente per gli enti e le società pubbliche la possibilità di ovviare alla realizzazione di alloggi di edilizia popolare, hanno presentato un documento sottoscritto da tutti i partiti di centro destra, bocciato da Pd, estrema sinistra, grillini e Lista Guerri, con il quale si chiedeva un impegno reale a sostegno del comparto edile sensiblizzando la Regione Liguria ad adottare per le imprese private e cittadini le stesse agevolazioni previste per gli immobili di proprietà pubblica. "Con il nostro documento, visto che anche in Regione il dibattito è aperto su questo tema, avremmo auspicato che l'amministrazione comunale attivasse un percorso di sensibilizzazione nei confronti del comparto edile rispetto a delle norme che sono state approvate dal centro sinistra in Regione e che penalizzano, rendendola più gravosa, la situazione già critica del settore e questo solo a carico dei Privati. Se per le aree e gli immobili di proprietà del pubblico è stata prevista la possibilità, a seguito dell'emanazione di leggi promosse dalla stessa Regione, di superare certi ostacoli, vedi l'obbligo di destinare il 10% degli interventi a edilizia residenziale pubblica e alcuni processi burocratici che allungano percorsi ed iter procedurali, per i Privati questo non è previsto, con la conseguenza che il mercato di fatto viene sfalsato e viene leso di principio della libera concorrenza. Insomma un atteggiamento del tutto demagogico che fa emergere purtroppo ancora oggi, nell'era di Renzi, l'approccio comunista ai tanti problemi di molta parte della sinistra, di grillini e liste civiche che provengono da un area di sinistra che pensa ancora che il pubblico sia la panacea di tutti i mali. Peccato che, ed Acam docet, spesso e volentieri il Pubblico non fa gli interessi della comunità che rappresenta ma quelli precisi dell'Ente stesso spesso mosso da pregiudiziali di ordine partitico e fazioso, come nel caso specifico delle norme in questione che di fatto renderanno più semplice agli enti pubblici trovare acquirenti di quanto non lo sarà per le aziende private".