"La sconfitta è molto pesante e non si può, e non si deve, far finta di niente. Crollare, in città, al 13,3 % dei consensi di fronte al 48% del Pd, mi fa dire: ma di cosa stiamo parlando?". Così Francesco Ponzanelli, capogruppo Forza Italia a S.Stefano.
"Una campagna elettorale fatta modello "tanto per fare" - prosegue - con candidati imposti, e ciecamente sponsorizzati anche dai nostri cari vertici locali, compreso i Club. La scelta degli stessi non è stata sin dall'inizio valutata in maniera efficace: non appoggiando l'unica ligure, già europarlamentare,De Martini, e con l'unico spezzino, già indagato e transfuga del PD: penso a questo punto sia sta fatto l'impossibile per affondare il partito. Il Coordinatore Regionale di FI, Biasotti, che ha fatto " la mossa" per le dimissioni, le ha "tecnicamente" rassegnate, invece nella nostra Provincia nemmeno quello. Manucci afferma che "..ora si discute, ma sul serio" riconoscendo lui, per primo, che la stessa gestione elettorale le azioni non sono state certo delle più forti e concrete. Il Coordinatore provinciale ha ben brillato per la sua incapacità nel creare liste un minimo competitive e per una lontananza siderale con le problematiche del territorio. La sua "pilatesca" presa di posizione sulla candidatura di Bonanini è rimasta ben visibile sulle pagine del vostro giornale. Scopriamo che abbiamo dato forza e aiuto concreto ai nuovi Sindaci di Ameglia, Portovenere, Follo e Riccò del Golfo, ma forse qualcuno ha solo tifato (o gufato). Sono portato a credere che alcuni di loro, che conosco personalmente, non siano interessati a un progetto come Forza Italia, perché si erano già stufati del PdL. Il balletto lessicale post elezioni di Morgillo, relativo alla presenza di Bonanini nelle liste di Forza Italia è un capolavoro di giravolte ed ingarbugliamenti che ci fanno ben comprendere la sua totale mancanza di responsabilità politica su una posizione che ha trascinato nel baratro i voti di Forza Italia. Insomma, in poche parole, ora occorre che chi ha "sgovernato" Forza Italia in questo periodo si faccia ben da parte e che il rinnovamento non sia sempre "pilotato" dai soliti volti ben noti. Forza Italia si deve aprire alla gente e cambiare la sua classe dirigente con le primarie e mettendo in un angolo le vecchia classe dirigente che ha sempre garantito quella "letale continuità" e batoste che hanno portato al minimo storico i consensi ,nella nostra Provincia. Ricordiamoci del campanello delle scorse comunali in città. Ora basta! Ci vogliono persone "con gli attributi"per rimettere in piedi la baracca, altro che sofismi e giravolte . Si sa che quando si rischia la poltrona è difficile prendere una posizione, ma vi posso garantire che il nostro elettorato delle solite facce ne ha piene le tasche, e quindi adesso urgono primarie a livello provinciale attivandosi sul territorio senza manfrine ed inciuci. Il prossimo coordinamento dovrà essere abituato ad andare sul territorio per ricostruire un progetto serio, anche in vista delle prossime elezioni regionali. Gente disposta anche a caricarsi anche i vaffa che incontrerà sulla strada".