«Le famiglie che hanno un figlio o un parente con disabilità da seguire devono avere certezze in tempi brevissimi sulle forme di sostegno nella curare al meglio i propri cari» ha detto Edoardo Rixi, consigliere regionale della Lega Nord, durante la discussione sulla mozione presentata dalla minoranza che chiede alla giunta la revoca della deliberazione di Giunta regionale riguardante "nuove modalità di calcolo dell'Isee per soggetti disabili".
«Il problema è grave e riguarda due aspetti fondamentali – sottolinea Rixi – in primis il conteggio che oggi non prevede la situazioni di emergenza contingente, per esempio cassa integrazione o licenziamento di un capofamiglia, che riguardano centinaia di famiglie liguri. In secondo luogo, la piaga delle dichiarazioni Isee fallaci che penalizzano i cittadini onesti, quelli che hanno un reddito fisso da lavoro dipendente, che spesso, troppo spesso, sono scavalcati nelle graduatorie e nell'accesso ai servizi dai molti disonesti, che lavorano in nero e che magari delinquono, vivendo ai margini della società. Questo contesto di base è inammissibile: questa giunta non può continuare a ignorare le mille difficoltà quotidiane che le famiglie liguri oneste con un disabile a carico devono sostenere, da sole, abbandonate dalle istituzioni. Pertanto, richiamo la coscienza della giunta e di tutti i consiglieri di farsi carico di questo problema affinché sia risolto in tempi brevissimi, al massimo entro giugno e affrontato già dalla prossima settimana in commissione. Vorremmo evitare che, tergiversando sulla questione, si arrivi alla campagna elettorale per le regionali col rischio di speculazioni dannose ed esecrabili sulla pelle dei più deboli. Le famiglie hanno bisogno di certezze, devono sapere su quale sostegno questa Regione è in grado di dare loro per seguire i propri cari. Fino a oggi, vorrei ricordare che questa giunta è riuscita solo ad aumentare il contributo aggiuntivo a carico dei disabili, dai 10 ai 14 euro al giorno per i servizi di residenza e semiresidenza destinati ai portatori di handicap e ai pazienti psichiatrici».