Così il circolo PD di Fiumaretta va all'attacco del leader di "Ameglia Virtuosa". "Invece con rammarico - prosegue la nota democratica - siamo costretti a prendere atto che, al di là delle solite chiacchiere inconcludenti e delle consuete sgradevoli mistificazioni, nella proposta politica di Torri di concreto non c'è nulla. Ci ha colpito la ricostruzione agiografica della sua vicenda politica, presentata come quella di un personaggio che proviene dalla società civile (e chi non lo è?) non compromesso con i partiti. In realtà, ci è parso che, nel suo tentativo di 'riabilitarsi' agli occhi dell'opinione pubblica, (tentativo, questo si, realmente "ingenuo"), abbia richiamato alla memoria in modo maliziosamente selettivo solo gli anni recenti, per dipingersi come vittima del sistema, della maggioranza, del PD, del sindaco... Che sia un sintomo della sindrome di "Calimero"? Per chi non la conoscesse, questa sindrome si manifesta con un atteggiamento oltremisura vittimistico, per il quale la persona che ne è affetta si sente costantemente perseguitata, oggetto di cospirazioni di nemici che vede ovunque, rifiutando di accettare di avere una qualche responsabilità in ciò che di negativo gli accade (dice Torri: "il mio modo di intendere l'amministrazione della cosa pubblica diversa dal sindaco è stata causa della revoca delle deleghe "). Oppure si sente inadeguata (" ho continuato a rappresentare il gruppo di sinistra ma conscio che il mio modo di operare non era approvato da coloro che rappresentavo" e ancora "potremmo fare errori o commettere ingenuità"). Beh, noi crediamo che per essere realmente credibile il Candidato Torri dovrebbe ripristinare la verità, cominciando a dire che non si è avvicinato alla politica negli ultimi 5 anni, ma che il suo percorso politico ha radici ben più lontane. Forse ha anche problemi di amnesia? Per aiutarlo vogliamo ricordargli che è stato un dirigente e attivista del PDS, poi dei DS per approdare a SEL e infine, se è vero quello che è stato pubblicato dalla stampa, si è avvicinato ai 5 stelle, i quali forse, proprio per queste sue precedenti esperienze, non lo hanno voluto nelle loro file. Anche quando afferma che vuole riparare ad una "cattiva amministrazione che dura da tempo", forse dimentica che per alcuni anni è stato parte 'attiva' di quella amministrazione e che forse un po' di responsabilità la deve riconoscere anche al suo operato. Viene da chiedersi, se la colpa è tutta degli altri (Sindaco e i suoi ex colleghi assessori) cosa ha fatto Torri per ovviare alle malefatte dei suoi compagni di viaggio? quali provvedimenti ha preso? Perché, prendendo atto della sua lontananza dalle posizioni del sindaco e della maggioranza, non si è dimesso spontaneamente? Nel momento della sua candidatura nel 2009 ha assunto un impegno con gli elettori di Ameglia sottoscrivendo un programma che ha cominciato ad attaccare e mettere in discussione il giorno dopo essere stato eletto e nominato assessore, al solo scopo, evidente a tutti, di acquisire una immeritata quanto vana visibilità. Vogliamo dimenticarci poi del fatto che, dal momento che si gli sono state revocate le deleghe, ha iniziato ad attaccare la giunta e moltissimi dei provvedimenti che lui stesso ha approvato e sostenuto? Oppure ci vuole ricordare quale è stato, durante il suo assessorato, il contributo materiale che ha dato a temi importantissimi quali il dissesto idrogeologico? Parla di Ameglia Informa come "l'organo di propaganda della maggioranza". Eppure, da assessore, Torri ha occupato anche con tre articoli per numero le pagine del 'giornalino'. Sentiva l'esigenza costante di comunicare ai cittadini gli straordinari risultati della sua azione amministrativa? Naturalmente no. Doveva riempire con le parole il vuoto desolante di una attività inconcludente".
