Così Cittadini Partecipi e Solidali Follo, agguerrita contro il sindaco Cozzani e pronta a presentare Valeria Fregosi alle prossime elezioni amministrative. "Sabato 1° marzo, dalle 10 alle 12 - prosegue - saremo presenti in piazza Matteotti, la piazza del municipio a Piano di Follo, con un banchetto per informare la cittadinanza di questa ennesimo errore dell'amministrazione Cozzani e la raccolta di firme per la petizione. Ribadiamo il nostro sconcerto per il metodo, un progetto che evidentemente insegue dei finanziamenti (GAL) senza un percorso. Stante la delibera, l'amministrazione dichiara l'urgenza e la pubblica utilità indifferibile di un'opera che è di fatto immediatamente cantierabile, ma che non ha avuto nessun coinvolgimento della popolazione. Oggi più che mai la trasformazione degli spazi pubblici, come piazza Garibaldi, dovrebbe sottostare a processi di partecipazione popolare concreta, dove l'informazione, la condivisione e la decisionalità siano condivise e facciano parte di un processo di comunità, non calato dall'alto ma costruito con la gente che vive i luoghi. Siamo convinti che un mercato nel nostro comune dovrebbe essere la punta terminale di un processo di valorizzazione del tessuto produttivo locale, artigianale, agricolo, pensato per salvaguardare e sostenere le attuali attività commerciali presenti nel territorio, che risentono in modo esasperante della crisi economica attuale. Una scelta che peserà sulle casse del comune con un debito bancario di 169.901 euro, per questo il movimento dei Cittadini Partecipi e Solidali ritiene che l'Amministrazione Cozzani abbia fatto un errore nel non dare priorità al finanziare le opere attualmente incompiute, saldare i debiti su servizi di vitale importanza come i servizi sociali. Pur rimanendo in tema di riqualificazione urbana è evidente che la giunta follese si stia sbagliando obiettivo, tant'è che a nostro avviso a Follo altri luoghi che necessitano di essere ripensati, come piazza Matteotti. In caso di pioggia rimanderemo la raccolta al prossimo sabato 8 marzo".