Mi sono iscritta e appassionata al pensiero prima di Fabrizio Barca e poi di Pippo Civati: mi riconosco infatti nel loro modello di partito, costruito dal basso e fondato sulla partecipazione vera dei cittadini. Ora, nella partita della corsa per la segretaria della Liguria, vedo nella candidatura di Stefano Gaggero una ulteriore opportunità sia per il PD che per la Regione. Gaggero, coerentemente con quanto Civati sta portando avanti a livello nazionale, sostiene un'idea partito con idee concrete e chiare. Il periodo politico attuale necessita infatti di scelte, di decisioni, di concretezza e condivisione su alcuni temi di fondo anche a livello regionale. Ambiente e lavoro per esempio sono emergenze, priorità assolute che interessano il Paese, rispetto alle quali abbiamo il dovere di dare risposte ed indicazioni concrete anche a livello locale. Sulla salvaguardia del territorio già da ora dobbiamo mettere regole ulteriori affinché ogni comune applichi il principio della pianificazione rivedendo i piani regolatori alla luce delle conoscenze idrogeologiche che già esistono nelle carte dei vari enti nazionali e locali. La difesa del suolo è un'opera di prevenzione fondamentale che oggi fa capo agli enti locali ma che si deve necessariamente sostenere con interventi seri a livello nazionale. La tutela ambientale chiama in causa tutti e non si può continuare a giocare a scaricabarile lasciando queste soluzioni alla volontà dei singoli amministratori. Devono entrare profondamente nella cultura e nelle proposte del PD. Occorre cambiare modo di pensare al territorio e le città. Città più sostenibili, meno energivore, capaci di far fronte ai cambiamenti climatici applicando metodi, strumenti e obiettivi peraltro dati dall'unione europea a partire dai piani energetici, alla riduzione e riciclo dei rifiuti, ai piani di adattamento climatico. Servono regole ferree a livello regionale che blocchino la crescita del cemento e favoriscano il recupero edilizio, la riqualificazione energetica, il recupero dei terreni incolti, la manutenzione del territorio e gettino le basi per un modello economico fondato sullo sviluppo sostenibile. L'ambiente può essere una fonte di lavoro e l'esempio dei paese europei più avanzati ci deve far comprendere che questa è una strada che dobbiamo necessariamente imboccare. Anche le politiche del lavoro hanno bisogno di un cambio di passo: si deve dare sostegno al tessuto di piccole imprese che caratterizzano la nostra economia, mettendole in rete e garantendo loro più servizi (dai costi energetici ai supporti amministrativi), evitando l'inefficace pratica dei "finanziamenti" a pioggia. Le risorse sono poche, destiniamole con lungimiranza, subordinando i finanziamenti agli investimenti in innovazione e sostenibilità per far crescere l'occupazione! Occorre avere coraggio e determinazione, non dobbiamo avere paura di scegliere quale sviluppo dare ai nostri territori, la cui bellezza rappresenta il valore aggiunto della Liguria. Credo che il coraggio delle scelte sia centrale, per questo motivo sostengo Stefano Gaggero."