Domenica 16 febbraio, dalle 8 alle 20, si terranno la primarie per la scelta del segretario regionale del Partito Democratico; sul sito tutte le informazioni per il voto, compresi i seggi e il fac-simile della scheda. "La chiave è parlare con le persone, una ad una." A sinistra siamo abituati da troppo tempo a parlare alla gente non a parlare con la gente. Pretendiamo di insegnargli cosa è più giusto per loro. Semplicemente abbiamo smesso di parlare con le persone. Ecco dobbiamo ricominciare da qui, dalle persone, dai loro bisogni, dalle loro aspettative, stando il più possibile in mezzo a loro. Sabato mattina 15 febbraio Giovanni Lunardon sarà di nuovo alla Spezia nei quartieri del levante cittadino, Favaro, Migliarina, per parlare con le persone, una ad una. Si sente la necessità di costruire le basi del futuro della Liguria. Dopo dieci anni si chiude un ciclo di governo regionale e il Pd si candida a guidarne uno nuovo. La vera sfida che ci attende è pensare a un nuovo progetto condiviso che vada oltre i confini del Partito Democratico. Giovanni Lunardon, in questi anni, ha avviato un sistematico ascolto dei territori, del mondo della cultura e del lavoro, ha dimostrato chiarezza di idee e coerenza nei comportamenti. Tra le sue proposte: prima di tutto il lavoro: perché il Paese ce la può fare, la Liguria ce la può fare, a patto di mettere in campo le migliori energie per realizzare un progetto concreto di cambiamento. Altro aspetto prioritario: la programmazione comunitaria 2014/2020 che porterà in Liguria miliardi di euro. Necessaria una larga discussione pubblica su come assegnarli. Non ha senso finanziare a pioggia migliaia di progetti; è necessario puntare su pochi progetti strategici capaci di creare sviluppo. L'industria: la difesa dell'esistente è importante, ma ancor di più lo è la promozione di scelte industriali selettive e competitive, che favoriscano investimenti basati innovazione e ricerca applicata. Le piccole e medie imprese, vero tessuto economico della nostra Regione, devono essere poste al centro di un programma concreto di supporto e rilancio. Turismo e cultura devono diventare un asse strategico della Liguria, sviluppando una vera e propria "politica industriale" di settore. Oggi purtroppo la nostra regione non brilla dal punto di vista della capacità di essere "verde" : Secondo l'Indice di Green Economy 2012 elaborato da Fondazione Impresa la Liguria occupa il 14° posto tra le regioni più "green". Questo è il motivo per cui anche per la Liguria si debba avviare con forza una declinazione in chiave "green" dell'intero impianto di sviluppo economico e sociale. La Liguria deve saper riformare se stessa a partire dalla propria legge elettorale, dall'abolizione del listino regionale, dall'introduzione della doppia preferenza di genere e per quanto riguarda le spese dei gruppi consiliari regionali la riforma necessaria che impone controlli esterni e l'abolizione dei rimborsi personali, fino all'equiparazione dell'identità di carica con quella del Sindaco del comune capoluogo. In un momento di crisi per tutti la politica deve dare un segnale serio. Credibilità, contenuti e coraggio: questi siano i requisiti essenziali di chi oggi è chiamato a guidare il Pd ligure