Questa polemica che vuole mettere in contrapposizione il fare il lavoro per cui sono pagati con questo extra lavoro, non ci interessa.
Questa esperienza sul campo deve servire anche per fare meglio il nostro lavoro primario.
Devo ricordare al " Comitato" che tra quelle trenta persone che si continua a chiamare amministratori e dirigenti, vi sono certo gli unici due dirigenti presenti nel Gruppo ACAM e tre amministratori, i restanti sono quadri e impiegati.
Noi stiamo attuando il Piano di riassetto, tra cui anche le operazioni necessarie per il raggiungimento del 65% della raccolta differenziata nella nostra provincia entro il 2017; tra queste azioni vi sono:
1) una diversa organizzazione in Acam AMBIENTE (per la quale intendiamo avvalerci del contributo del Dott. Attilio Tornavacca, come già avvenuto nel passato);
2) un potenziamento dei mezzi (1,5Mln Euro di investimenti);
3) uno spostamento di personale in esubero nelle società del Gruppo in corrispondenza dell'avvio dei diversi step di raccolta differenziata "porta a porta" a partire dal mese di Novembre 2013.
A chiarimento delle cifre, l'indebitamento del Gruppo ACAM è di 490Mln Euro e non di 560Mln Euro come riportato nel comunicato del Comitato, questo lo dico non per minimizzare, la dimensione del debito è tale da essere affrontata con il massimo di responsabilità e realismo.
Da ultimo ricordo al "Comitato" che, in una recente Assemblea pubblica, si era assunto l'impegno di organizzare un confronto pubblico su ACAM ma con ACAM, prendo atto che si continua invece nella strada più comoda di parlare,naturalmente dei mali di ACAM, senza considerarla come partecipante e protagonista degli stessi dibattiti e quindi senza nessun contradditorio che invece in democrazia è l'anima di qualsiasi serio confronto.
L'Amminstratore Delegato
Acam SpA
Dott. Gaudenzio Garavini