In vista delle elezioni regionali di Domenica 27 e Lunedì 28 ottobre la redazione di Gazzetta Della Spezia ha intervistato Davide Natale, candidato nella lista del Partito Democratico a sostegno di Andrea Orlando, in lizza per la presidenza della Regione Liguria.
Chi è Davide Natale e cosa può dare alla città della Spezia e Regione Liguria: "Sono un dipendente LSCT, laureato in Giurisprudenza, sposato e appassionato di politica. Ho ricoperto diversi ruoli sia nel partito, essendo stato segretario provinciale del PD e attualmente segretario regionale, che nelle istituzioni. Sono stato assessore comunale alla Spezia oltre a essere stato consigliere provinciale e consigliere di Brugnato e attualmente consigliere regionale. Il mio impegno è quello di lavorare per migliorare i servizi per il nostro territorio provinciale e rendere sempre più protagonista la nostra Regione nelle politiche nazionali".
Tre parole che definiscono la candidatura di Davide Natale: "La prima parola è sanità. Il PD vuole essere il baluardo della sanità pubblica. In questi anni il servizio pubblico è stato martoriato da scelte che vanno sempre più verso la sanità privata, con il risultato che 150.000 liguri spendono più di 1000 euro per potersi curare e altrettanti rinunciano a curarsi perché non hanno le risorse per andare dal privato e non possono attendere i tempi della sanità pubblica. Una vergogna! Un’ eredità pesantissima".
La seconda è ambiente - prosegue Natale. - Che vuol dire un nuovo piano dei rifiuti e lotta al dissesto idrogeologico, mentre la terza è lavoro. Per assicurare la giusta prevenzione sui luoghi di lavoro e soprattutto per costruire le condizioni per un lavoro stabile e di qualità".
Le ragioni che l’hanno spinta a supportare la candidatura di Andrea Orlando: "Orlando ha costruito un progetto serio, frutto di molti incontri su tutti i territori. Ha messo al centro la questione sociale, la difesa del territorio e il sostegno alla reindustrializzazione sostenibile. Rappresenta la rottura completa con il sistema che ha governato, o meglio dire comandato, in Liguria, ed è lontano a certi interessi. Le parole chiave del suo programma- aggiunge il candidato- sono Partecipazione e Trasparenza, che rappresentano il contrario di ciò che è accaduto in questi anni. Orlando è ciò che serve alla Liguria".
Lavoro e giovani, due temi all’ordine del giorno. Quali proposte avanza Davide Natale: "Sul lavoro la proposta è che non potranno esserci appalti o sub-appalti che prevedano retribuzioni sotto i 9€. Per noi il lavoro non può essere sinonimo di sfruttamento - spiega Natale. - Investire sulla formazione e sostenere le piccole e piccolissime aziende per permettere anche ai loro dipendenti di aggiornarsi e formarsi. Per i giovani è importante mettere in campo politiche a sostegno dello studio e allo stesso tempo costruire le possibilità affinché possano rimanere a lavorare e vive nella nostra regione".
Idee e obiettivi da perseguire per migliorare la sanità e l’annesso servizio sanitario: "Nuove assunzioni sia del personale medico che infermieristico, tecnico e OSS. Quest’ultime attingendo anche dalla graduatoria “emendamento Rossomando”. Investimenti in attrezzature utili all’abbattimento delle liste d’attesa. Queste iniziative - dichiara il segretario regionale - permetteranno una riduzione delle liste d’attesa e minori fughe verso altre regioni e quindi, risparmi. Sostegno all’asl per far fronte al canone mostruoso di 15 milioni di euro per la realizzazione del nuovo ospedale Felettino. Un piano finanziario scellerato che metterà in ginocchio la nostra sanità se non si interviene. Cosa ancora più grave perché c’erano le risorse pubbliche. Inoltre - aggiunge in conclusione Natale - sono fortemente contrario all’introduzione della figura di assistente infermieristica che questa destra vuole inserire nell’organizzazione sanitaria. Su questo, come regione, ci faremo sentire anche a livello nazionale".
Tema ambientale, in una regione tanto bella quanto fragile come la Liguria, quali idee ha Davide Natale su turismo e salvaguardia del territorio: "Per me turismo e tutela del territorio, in una regione come la nostra, devono andare di pari passo. Serve un’organizzazione turistica che spinga verso la destagionalizzazione e che soprattutto vada verso il coinvolgimento di tutto il territorio. Per fare questo serve una regia regionale e soprattutto un’idea complessiva di ciò che deve essere il turismo. Abbiamo assistito solo a improvvisazioni e al tentativo di fare cassa, ne sono un esempio i biglietti del treno da e per le Cinque Terre".
