Il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha fatto tappa alla Spezia. In mattinata il leader pentastellato ha raggiunto il Golfo dei Poeti e ha fatto visita all'Ospedale Sant'Andrea. Un incontro con i medici volto al rilevamento delle maggiori criticità che incombono all'interno della struttura: dalla carenza strutturale a quella professionale. Prima di entrare nel nosocomio spezzino, Conte ha analizzato la delicata situazione che sta vivendo la sanità nazionale: "Siamo al disastro annunciato per la sanità. Se leggiamo il rapporto GIMBE vediamo che le misure annunciate non hanno risorse sufficienti. Siamo di fronte ad un definanziamento che farà sempre più male soprattutto alla sanità pubblica. Dobbiamo pagare i medici altrimenti vanno all'estero, ovviamo raddoppiare l'indennità di specificità per coloro che sono nella sanità pubblica e lavorano in pronto soccorso.
I pazienti ormai preferiscono tornare a casa se non sono in codice rosso, per non parlare degli esami diagnostici, oltre agli interventi - aggiunge il leader dei 5 Stelle. - Un diritto costituzionale che dovrebbe essere offerto a tutti è invece offerto ai pochi che hanno i soldi per permetterselo".
Conte si è poi soffermato sulle ragioni della visita all'ospedale Sant'Andrea della Spezia: "Siamo venuti qui perchè mi dicono che questo ospedale cade a pezzi e volevo capire personalmente la situazione confrontandomi con il personale. Ormai è in tutta la Liguria e in tutta Italia che ci troviamo di fronte a un personale sanitario stressato da turni massacranti, frustrato, non gratificato neppure dal punto di vista della remunerazione. In più ci sono i cittadini che aspettano all'infinito e addirittura rinunciano a curarsi".
Successivamente il leader pentastellato è entrato dall'ingresso principale dell'ospedale e nell'atrio ha avuto un confronto con quattro medici, nonché direttori di alcuni dei vari reparti che compongono il presidio ospedaliero, ossia Cinzia Sani di rianimazione, Andrea Bastreri del pronto soccorso, Monica Costa di medicina interna e Palamede Colotto del presidio ospedaliero. "L'Ospedale presenta criticità sia strutturali dentro l'edificio che per quanto riguarda il personale. Le persone che lavorano qui hanno forte senso di attaccamento ma subiscono tutte le criticità - hanno affermato i medici.
La prima tematica esposta a Giuseppe Conte dai sanitari presenti è quella dei problemi strutturali: "Le criticità strutturali hanno portato alla chiusura del padiglione 7 che ospitava psichiatria, malattie infettive, neurologia e un servizio di endocrinologia. Ciò ha portato allo spostamento di queste funzioni in altri reparti tagliando circa 55 posti letto ulteriori nell'ospedale, riducendo il complesso a soli 202 posti effettivi. A ciò si aggiunge anche la chiusura dell'obitorio e della cappella per crepe e infiltrazioni".
In seguito i medici hanno portato in auge il tema dell'emergenza del personale: "La direzione ASL attuale ha fatto tanti concorsi dopo il pensionamento di alcuni medici ma, vista la carenza di personale presente in tutta Italia, difficilmente un neo medico si ferma alla Spezia. Gravi carenze nel pronto soccorso, oltre a reparti di medicina interna sorretti da pochissime persone".
Una volta terminato il dialogo, Conte ha seguito i medici per una perlustrazione completa dell'intero plesso ospedaliero spezzino.
