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Salario minimo di 9 euro l'ora per i lavoratori degli appalti del Comune: la proposta del PD In evidenza

Presentata una mozione.

Il gruppo PD presenta la mozione avente per oggetto la “Tutela dei diritti contrattuali della retribuzione minima salariale nei contratti del Comune della Spezia”.

Due temi delicati, quello del salario minimo e del contratto collettivo di lavoro, che i consiglieri del partito di centro sinistra porteranno all’attenzione della Giunta del Comune della Spezia.

“Come gruppo PD abbiamo deciso di presentare la mozione a tutela della retribuzione minima salariale nel comune della Spezia per prevedere che ci sia il trattamento inderogabile minimo di 9€ l’ora - spiega Martina Giannetti, consigliere del Gruppo PD della Spezia - La soglia di povertà cresce sia nel paese che nel nostro territorio e, di conseguenza, cresce il numero dei lavoratori che vivono al di sotto di essa.
Un dato molto preoccupante che viola anche quelli che sono i principi della nostra costituzione, oltre a porre il nostro paese tra quelli con calo dei salari reali più forti in tutta Europa".

"Pensiamo che richiedere questo diritto anche a livello comunale sia fondamentale e doveroso - prosegue Giannetti - Ci prepariamo già alle obiezioni dei diversi detrattori, i quali diranno che tale tema va oltre la nostra capacità d’intervento, ma è ovvio che sia nel settore pubblico che privato ciò investa anche l’ambito comunale, perché i comuni devono essere capofila nel non produrre lavoro povero.
Speriamo possa esserci quantomeno un ascolto e un’unione d’intenti”.

“Non si tratta di un tema vincolato al contesto nazionale - sottolinea il consigliere Marco Raffaelli - Il comune ha spazi di manovra per agire, soprattutto quando l’amministrazione ha la potestà di scrivere certe regole come, ad esempio, la capacità di svolgere il ruolo di stazione appaltante o di ente concedente".

"Pensiamo a tutti gli appalti che il comune affida - spiega Raffaelli - Solitamente sono i lavoratori maggiormente colpiti e spesso non possono assicurarsi una vita dignitosa. Noi vogliamo che nella nostra città non funzioni più così e chiederemo al Comune della Spezia, oltre alla stesura di una delibera concernente il salario minimo, di effettuare una ricognizione dei contratti in essere per verificare se le condizioni sono applicate sia dal punto di vista economico che normativo. Chiederemo infine di intensificare operazioni di vigilanza con report semestrale per verificare le condizioni dei lavoratori. In tutto questo contesto dovrà esserci un diretto coinvolgimento dei sindacati”.


“C’è la necessità di rispettare la dignità dei lavoratori - afferma il consigliere Andrea Frau - Inoltre, i problemi ricadono sempre sulle spalle della nostra popolazione più giovane, dobbiamo far sì che i lavori loro affidati consentano vita dignitosa.
Con questa mozione, seppur sia complicato arrivare ad un salario minimo, speriamo quantomeno di arrivare all’applicazione di un contratto collettivo, nonostante l’atteggiamento dell’attuale amministrazione sia stato fin qui totalmente contrario”.

"Il comune se vuole ha strumenti e modalità per intervenire sui diritti e sui salari - conclude il consigliere Andrea Montefiori - O quantomeno può porre paletti negli atti compiuti durante i bandi di gara, ad esempio un accordo con le imprese locali che parta dai diritti che confluiscono poi alle condizioni di vita di ognuno”.

 

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