"Sul fenomeno dell'erosione delle coste la Regione ha riconosciuto la rilevanza dei cambiamenti climatici in atto, anche prevedendo interventi preventivi e 'morbidi' come i ripascimenti. Tuttavia resto convinto che il tema vada affrontato intrecciando la difesa dai fenomeni climatici con il tema della pari dignità di tutte le zone costiere e quindi con quello delle concessioni balneari: va protetta tutta la costa e non solo i tratti più attrattivi o più vantaggiosi economicamente".
A dichiararlo è il consigliere regionale della Lista Sansa Roberto Centi, primo firmatario di un'interrogazione alla Giunta, presentata durante la seduta di di Consiglio ieri, per conoscere le misure messe in atto dalla Regione sul tema della difesa della costa.
"Noto con piacere che, sebbene in provvedimenti ufficiali spesso non vengano prese posizioni nette in tal senso, l'assessore Giampedrone ieri ha dichiarato che come Regione è stata presa consapevolezza dei cambiamenti climatici in atto – spiega Centi - Da anni sosteniamo che a causa di questi fenomeni sempre più estremi serve una pianificazione degli interventi a difesa della costa, uscendo dalla logica dei lavori esclusivamente in emergenza per ripristinare i danni delle mareggiate e degli altri fenomeni climatici intensi".
"Nel constatare i numerosi interventi pianificati e realizzati per la difesa 'morbida' del litorale, attraverso i ripascimenti, o anche sfruttando i fondi della Protezione Civile – aggiunge Centi – mi preme sottolineare come sia importante garantire anche una certa qualità degli interventi, per evitare di stravolgere alcuni luoghi andando ben oltre l'obiettivo di migliorare certe situazioni. Penso per esempio agli interventi che sono stati realizzati lungo il Magra, a Bocca di Magra, intervento che se da un lato garantisce maggiore sicurezza per le esondazioni del fiume, dall'altro ha danneggiato l'impatto estetico delle sue rive".
"In previsione dei prossimi interventi da pianificare – conclude Centi – auspico che la Regione possa predisporre un piano che preveda la difesa di tutto il litorale ligure e non solo, come spesso accade, di quei tratti commercialmente più appetibili per la presenza di concessioni ai privati o per la loro attrattività mediatica".