"Questo è un Governo politico che si prende la responsabilità di fare scelte politiche: scioperare per 4 ore è legittimo, ma questo diritto non può fermare il Paese per 24 ore.
Se i sindacati aderiranno alle richieste della Commissione di garanzia bene, altrimenti siamo pronti ad intervenire con lo strumento della precettazione".
Parole scritte ieri sul proprio profilo Facebook dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. Parole che riprendono quelle pronunciate dal vicepremier nel corso dell'Assemblea della CNA. Il messaggio rivolto ai sindacati, che hanno proclamato per venerdì 17 novembre lo sciopero dei trasporti per 24 ore (salvo fasce garantite), è chiaro: o la mobilitazione viene ridotta a 4 ore o scatterà la precettazione.
A Salvini risponde oggi l'attuale deputato spezzino del PD ed ex Ministro del lavoro Andrea Orlando: "L’attacco al diritto di sciopero del ministro Salvini non riguarda soltanto i lavoratori o i sindacati dei trasporti. Ci riguarda tutti.
Il diritto di sciopero è stato uno dei primi bersagli del fascismo. La nostra Costituzione lo ha consacrato nel suo testo. Lo sciopero è stata una leva fondamentale per le conquiste dei lavoratori e per l’avanzamento sociale del Paese.
La legge vuole che a disciplinare nei servizi essenziali il suo esercizio ci sia un’autorità indipendente e non le sparate e le provocazioni di un ministro.
Dobbiamo reagire con la massima nettezza e determinazione a questo attacco che è un attacco a uno dei caratteri essenziali della nostra democrazia".