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Accordo Blue Flag, il PD: "Che novità rappresenta?" In evidenza

Secondo il partito non contiene nulla di nuovo rispetto ad accordi precedenti e non risolve i problemi.

L'accordo volontario "Blue Flag" fra il Comune della Spezia, la Capitaneria di Porto, le Aziende croceristiche e l'Autorità Portuale per ridurre le emissioni delle navi da crociera annunciato con strilli di trombe lascia aperti molti interrogativi e perplessità.

Accordi simili sono stati fatti anche negli anni passati, l'ultimo del 2018 aveva gli stessi contenuti di quello firmato in questi giorni anche se il Sindaco Peracchini sul suo profilo FB parla di un'intesa con grosse novità fra cui: "si userà carburante cinque volte più pulito di quello consentito dalla legge per le navi da crociera".

Leggendo i dati pubblicati e paragonando l'accordo vecchio con quello nuovo si evidenziano le solite raccomandazioni sull'utilizzo dei carburanti con una percentuale di zolfo inferiore allo 0,1% in massa, così come impone del resto la normativa, soliti impegni richiesti a comandanti ed equipaggi delle navi sulla manutenzione e gestione dei motori.

Perfino gli stessi campionamenti da parte della Capitaneria di Porto sul combustibile, sui sistemi di lavaggio delle emissioni in atmosfera e l'uso di droni in grado di definire in tempo reale il contenuto di zolfo nel combustibile utilizzato dalle navi.

Quello che non è solito è l'inquinamento che in questi anni ha continuato ad aumentare creando una situazione a dir poco non accettabile, segno evidente che l'intesa firmata non risolve il problema e per come è stata presentata, innovativa e risolutrice del problema ambientale, suona un po' irriverente nei confronti dei cittadini che chiedono da tempo una risposta.

Questo accordo tiene inoltre conto della quantità di navi che arriveranno contemporaneamente in porto? Dell'effetto sommatorio degli inquinanti?

Bene il tavolo e il confronto ma ci aspettavamo richieste e scelte ben più radicali che prevedessero una regolamentazione degli arrivi e il permesso di attracco a solo quelle navi che non utilizzano carburante sporco, dotate di filtri antiparticolato e catalizzatori di ossidi di azoto (misure a breve termine consigliate nell'immediato da associazioni come la Naturschutzbund Deutschland-NABU).

Forti dubbi anche sul permesso concesso a quelle navi con carburante inquinante ma dotate di scrubber. Di quale tipo? Il sistema a ciclo aperto lava i fumi prima dell'uscita dai camini immettendo tutto in mare. Cambia il mezzo contaminato ma non la sostanza.

Il problema è serio e richiede una risposta ferma e chiara.

 

Forum Ambiente PD La Spezia
Renata Angelinelli segreteria provinciale PD

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