"Molti cittadini ci hanno segnalato ulteriori tagli di alberi in città, nelle zone di Via San Bartolomeo e 2 Giugno (sono previsti tagli anche a Cadimare), oltre a quelli che sono avvenuti negli scorsi mesi, abbiamo così preparato un'interrogazione che presenteremo nel prossimo Consiglio Comunale" dicono Giorgia Lombardi, Patrizia Flandoli, Roberto Centi, LeAli a Spezia e Massimo Lombardi, Spezia Bene Comune, che continuano: "Il verde urbano è il polmone verde delle nostre città, equilibra e mitiga gli effetti di degrado, di inquinamento e di impatto ambientale prodotto dalle attività e dalle costruzioni dell'uomo, regolando il microclima e arricchendo le biodiversità; favorisce la convalescenza dei degenti nei pressi degli ospedali, rende più sicuri fiumi, scarpate o zone esposte a pericolo frana; permette alla comunità di trascorrere giornate all'insegna della natura e della tranquillità; produce benefici in termini di posti di lavoro relativi alle professionalità che si occupano di progettare, gestire e curare le aree verdi; impreziosisce il volto delle città diventando un vero e proprio arredo urbano."
Continuano gli esponenti di LeAli a Spezia e Spezia Bene comune: "Dal gennaio del 2013 sono in vigore le "Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani". Lo scopo di questa legge è far sì che lo sviluppo urbano avvenga in accordo con i principi del protocollo di Kyoto, nell'ottica della sostenibilità e per rendere i cittadini consapevoli del proprio patrimonio naturalistico. Questa legge dispone che tutti i comuni con più di 15.000 abitanti abbiano un catasto degli alberi; per ogni bambino nato o adottato nei comuni con più di 15.000 abitanti venga piantato un nuovo albero dedicato; i dati dell'albero dedicato siano comunicati ai genitori del bambino; gli amministratori del comune producano un bilancio del verde a fine mandato, che dimostri l'impatto dell'amministrazione sul verde pubblico. Inoltre, nel regolamento comunale del verde si dice che le siepi e le macchie arbustive a prevalenza di specie autoctone devono essere salvaguardate e sono vietati il loro danneggiamento e la loro estirpazione, la potatura effettuata nel periodo primaverile, al fine di salvaguardare la nidificazione dell'avifauna. Viene fatta eccezione solo nei casi di stretta necessità (pubblica utilità, pericolo per persone e/o cose, pericolo per la viabilità, piante divenute sede di focolai di fitopatologie particolarmente virulente, ecc.).
Concludono i consiglieri comunali: "Chiederemo quindi al Sindaco ed alla Giunta perchè sono stati tagliati gli alberi in periodo primaverile, se ci fosse qualche pericolo e quali esami sono stati effettuati per rilevarlo; vista la terribile siccità che sta interessando tutto il Paese e vista la funzione utilissima degli alberi di mitigare il caldo si chiede all'Amministrazione se c'è un piano per aumentare il patrimonio arboreo; se l'Amministrazione prevede di creare un Piano del Verde che possa avere una visione pluriennale del verde pubblico e del patrimonio arboreo; se negli appalti per la gestione del verde pubblico siano stati inseriti i CAM (Criteri Ambientali Minimi) ed in particolar modo se viene richiesto di rispettare le indicazioni ministeriali sulla manutenzione del verde pubblico."