Alla Spezia abbiamo un rigassificatore da metà degli anni 60, il primo in Italia.
Il rigassificatore di Panigaglia è anche stato potenziato in occasione dell'emergenza energetica ed è stato di recente deciso di implementarne l'attività aggiungendo anche servizi di caricamento autocisterne per autotrazione, con il parere favorevole di Regione Liguria e Ministero dell'Ambiente.
Ad oggi il ristoro per il territorio ha riguardato meno di 5000 famiglie - localizzate in una precisa zona non in tutto il territorio - compensate con buoni benzina distribuiti solo a chi possedeva almeno un'auto e indipendentemente dalla composizione del nucleo familiare
Ora Toti ci dice che se in futuro Genova, Vado o Savona ospiteranno un rigassificatore i ristori dovranno essere più articolati di quelli previsti per lo spezzino, con sconti tariffari che - osserviamo - sono senz'altro più equi di un buono benzina perché aiutano tutti e sostengono i cittadini dove la crisi li ha colpiti di più.
Abbiamo invitato Peracchini a chiedere almeno questo tipo di vantaggi per i suoi cittadini quando, lo scorso novembre, fece approvare un ordine del giorno contro l'attracco delle bettoline a calata Malaspina e contro il loro attraversamento del Golfo, senza ottenere alcun riscontro dalla sua amministrazione e senza che il suo parere contrario fosse in alcun modo rispettato da governo nazionale e regionale pur anche loro di centro destra.
Oggi la domanda è perché Toti non includa nelle trattative per il ristoro anche il territorio spezzino dato che certamente già oggi da noi un rigassificatore c'è e senz'altro le sue attività sono in aumento.
E già che si pensa a una trattativa, che questa riguardi anche precisi impegni per infrastrutture e sviluppo del territorio e non vaghe royalty gestite a discrezione.
Presidente, Spezia fa parte della Regione che amministra, controlli su Google maps!
Antonella Franciosi
coordinatrice Italia Viva La Spezia