Il Piano Urbanistico Comunale di Arcola è stato finalmente adottato. La sua veste digitale offre, tra le prime in Liguria, opportunità di consultazione e gestione semplificate e intuitive per cittadini e professionisti. Ma sono soprattutto i contenuti a fare la differenza.
L’importanza attribuita ai temi della rigenerazione urbana e alla limitazione del consumo di suolo agricolo e naturale, anticipano gli indirizzi di pianificazione più innovativi in fatto di lotta ai cambiamenti climatici e di transizione ecologica, oggi introdotti dalla normativa europea. Con un’idea guida alla base del piano: Arcola cerniera tra Golfo e Val di Magra, con proposte articolate di interventi finalizzati a consolidare la centralità del territorio comunale di Arcola nel contesto provinciale.
In primo luogo, sono messe a fuoco azioni strategiche per rinsaldare le connessioni d’area vasta, a partire dalla variante Aurelia e dalla provinciale 331, registrando in tal modo l’orientamento delle rappresentanze datoriali e professionali spezzine sulle priorità da dare alle opere pubbliche in provincia, sino a proporre reti di mobilità ciclo pedonale tra le due sponde della Magra.
Il piano offre inoltre azioni dirette a valorizzare il consistente patrimonio naturalistico d’ambito fluviale e collinare, in collegamento con la presenza di centri storici millenari che costituiscono il più rilevante continuum storico culturale ed ambientale tra Golfo e Piana del Magra, in direzione di uno sviluppo del turismo consapevole.
Altro capitolo importante riguarda interventi sull’assetto insediativo per riorganizzare le aree produttive verso nuove funzioni. Con lo sguardo rivolto, in primo luogo, ad una transizione energetica dalle fonti fossili con la trasformazione delle aree Enel e dell’Arcola Petroli, aprendo così nuovi scenari industriali eco sostenibili nella produzione di energia da fonti rinnovabili e paesaggistici, in particolare con l’eliminazione di impattanti elettrodotti e vecchi impianti di raffinazione.
Ma uno sguardo è rivolto anche ad offrire un’alternativa residenziale di pregio in rapporto alle aree forti della Valle e del Golfo. In questo senso, un ruolo primario è affidato al recupero dei centri storici, che hanno invertito il processo di abbandono in atto sino agli anni ‘80, e alla riqualificazione urbanistica e messa in sicurezza idraulica ed idrogeologica delle principali aree di insediamento del piano, che già negli ultimi anni ci ha fatto balzare per numero di abitanti a terzo comune della provincia spezzina. Il PUC fornisce schemi ed indirizzi agli insediamenti per acquistare qualità urbana ma nella gestione del piano, e già nella fase stessa fase delle osservazioni al PUC, dovrà essere data priorità alle situazioni di maggiore criticità per anticipare ed accelerare le soluzioni di riqualificazione, in particolare rivolte ad eliminare interferenze tra attività produttive/di servizio e dimensione residenziale.
La fase delle osservazioni, opportunamente pubblicizzata tra cittadini, operatori e professionisti, dovrà essere indirizzata anche a governare la delicata fase del regime di salvaguardia, per creare il necessario equilibrio nel passaggio dal vecchio all’attuale strumento urbanistico.
