Dopo i confronti di questi giorni tra i nostri candidati e gli elettori, abbiamo una certezza: nell'ex campo delle Grazie tutti vogliono un parco dello sport per i nostri ragazzi dopo anni di abbandono, ma nessuno vuole i campi da padel. Lo avevamo già scritto sul programma presentato il 22 settembre, il 24 novembre poi abbiamo studiato un uso didattico dell'area, mentre il 7 Febbraio abbiamo esaminato i passaggi amministrativi con il funzionario demaniale. Il 25 Marzo abbiamo dibattuto la soluzione del parco dello sport nel confronto pubblico a Le Grazie, mentre la lista Toti osteggiava questo genuino e trasparente metodo democratico.
In realtà la ricerca di un confronto diretto, l'organizzazione di un dibattito pubblico di confronto e la critica all'opera dell'avversario politico sono gli strumenti con cui si è sempre basata ogni campagna elettorale, compresa quella della lista arancione a Porto Venere nei confronti dell'amministrazione Nardini. Sono normali strumenti democratici a disposizione di chi contesta la gestione amministrativa e politica di un territorio, evidenziando ciò che è stato fatto di sbagliato. Ovviamente chi ha governato male un territorio e chi nasconde i progetti come in questo caso, è sempre sfuggito a questo tipo di confronto e di critica, solo per il timore di essere smascherato.
Quando l'allora candidato Cozzani, dieci anni fa, utilizzò una campagna elettorale basata sul confronto e sulla critica di chi aveva governato sino ad allora, questo tipo di strumento democratico andava bene, ora che ad essere chiamato a rispondere è lui e la sua delfina Sturlese il gioco non piace più. Oggi l'amministrazione Cozzani è nel ruolo di chi deve spiegare cosa ha fatto e cosa non ha fatto.
La critica e la richiesta di confronto pubblico arriva da noi, a loro spetta rispondere. Appare chiara quindi la volontà di evitare un dibattito paritario davanti ai cittadini, oggi questo è il ruolo dell'amministrazione Cozzani e della lista che in continuità si presenta sotto il simbolo arancione. Almeno, quando a chiedere il confronto pubblico ed a fare azione di critica, nei confronti di chi aveva governato sino ad allora, era Cozzani, l'ex sindaco Nardini non si tirò mai indietro ed ebbe l'onestà intellettuale di non scappare, oggi invece l'amministrazione in carica che si ripresenta ai cittadini, dopo non aver dialogato con la comunità per dieci anni, dopo non essersi confrontata con gli abitanti su nessuna scelta strategica, dopo non aver mai informato nessuno del perché di scelte o decisioni prese, si sottrae anche al dibattito elettorale. Il metodo del non dire e del non venire a dare risposte è sempre lo stesso, lo hanno fatto per dieci anni ed ora parlano di "problemi di comunicazione" e "non siamo stati capaci di spiegare", lo fanno in campagna elettorale scappando davanti a chi chiede un equo confronto e che si pone in posizione critica.
Portovenere Civica
