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Guccinelli: "Quando ero sindaco Sarzana ce la invidiavano tutti. La mia candidatura è doverosa, altro che immorale" In evidenza

Piazza gremita, nonostante la pioggia, per l'avvio ufficiale della campagna elettorale del candidato del centrosinistra

Si è tenuta ieri pomeriggio, domenica 2 aprile in Piazza Luni a Sarzana, la manifestazione di apertura della campagna elettorale di Renzo Guccinelli, candidato alle prossime amministrative per la coalizione di centrosinistra sostenuta da 6 liste ("Guccinelli Sindaco", "Lavoro per Sarzana con Guccinelli Sindaco", "Sinistra e Ambiente con Guccinelli Sindaco", "Pd", "Terzo Polo" "Insieme per Guccinelli Sindaco"). Di fronte a una piazza gremita, nonostante la pioggia che ha segnato soprattutto l'inizio e la fine degli interventi sul palco inframezzati da band musicali del territorio, Guccinelli ha esposto ai presenti le sue idee per la Sarzana del futuro.

 

"Oggi si chiude la prima parte di un percorso fatto di tavoli programmatici e incontri nei quartieri sempre in mezzo alla gente, tante persone che mi hanno dato forza. L'entusiasmo ricevuto ha confermato la bontà della mia scelta. La mia candidatura non è immorale, come sostenuto da qualche avversario politico con scarsa memoria: quando ero sindaco io, Sarzana ce la invidiavano tutti, basta chiedere ai sarzanesi  – ha dichiarato Guccinelli dal palco –. Oggi inizia una nuova fase della campagna elettorale, fatta di idee concrete per la Sarzana del futuro. A breve presenterò il programma elettorale ma già oggi delineerò alcune proposte affinché Sarzana torni autorevole come un tempo".

 

L'intervento di ieri di Guccinelli ha preso le mosse dall'idea di Sarzana come città dei diritti "Sarzana deve ripartire dai diritti, prima di tutto dal diritto alla salute. Basta dare la colpa a quelli che c'erano prima, sono anni che la destra governa e sono riusciti a creare una sanità con tre 'non ospedali', quello nuovo di Spezia che non c'è, quello vecchio di Spezia che cade a pezzi e quello di Sarzana sempre più impoverito di reparti e personale. Il primo atto che farò da sindaco è chiedere la convocazione della Conferenza dei servizi sulla sanità e pretendere la modifica del Piano Sanitario Regionale che assegna a Sarzana ruoli marginali e incerti. Città dei diritti vuol dire anche pensare sul serio agli anziani con alloggi protetti e assistenza domiciliare, per garantire loro una vita dignitosa e non di solitudine. La stessa attenzione meritano i disabili ai quali questa amministrazione ha chiuso il Centro Sabbadini che consentiva a 14 disabili gravi di poter avere assistenza e a 14 famiglie di avere il sostegno che meritano. E poi il diritto alla sicurezza, le telecamere non sono la risposta, una città deve darsi delle regole e deve imporne il rispetto: regole sugli orari, sulla pulizia, sul degrado. Una città deve fare prevenzione sulla sicurezza facendo vivere i luoghi di degrado".

 

Guccinelli ha rinnovato nell'occasione di ieri la necessità creare nuovi centri culturali. "Parlo di centri di aggregazione che non vadano però ad ingrassare le tasche comunali. Basta parlare di mettere a reddito i centri sociali e gli impianti sportivi, oltretutto cacciando coloro che li hanno fatti vivere fino ad oggi. I vari centri sociali di Bradia, Nave, Battifollo, Sarzanello sono stati realizzati con il lavoro di tanti cittadini ed è sempre grazie a loro che oggi vanno avanti!".

 

"Oggi Sarzana è in difficoltà, ma la giunta attuale non ne parla, non lo ammette. Voglio ricreare le condizioni perché torni ad essere attrattiva cosa che oggi non è più, ma non per colpa di Spezia o Pietrasanta, o magari per quelli che governavano prima, ma perché è andato in crisi il modello di sviluppo della città. C'è bisogno di nuove idee, non di interventi a casaccio senza un disegno. Ci hanno venduto in questi giorni la favoletta che avrebbero ristabilito i collegamenti con le 5 Terre facendo fermare due treni al giorno... ma per favore, smettiamola di prendere in giro i cittadini! Occorre una battaglia seria con le Ferrovie dello Stato perché Sarzana torni il capolinea dei collegamenti con le 5 Terre. Ci vogliono le capacità e le competenze per fare questo, e loro non le hanno".

 

Nel discorso di Guccinelli non poteva mancare un riferimento a Marinella. "Ci hanno fatto credere che hanno portato a casa la ciclovia per Marinella per 16 milioni di euro. Ma non hanno inventato niente, è un progetto nazionale, anzi la loro insipienza ha fatto sì che questo progetto di ciclovia che collega Ventimiglia a Roma e che transita anche da noi, addirittura penalizzasse Marinella. Le loro incertezze sul progetto hanno fatto sì che la ciclovia passerà dal Parmignola raggiungendo Carrara senza passare né dalla tenuta né dal borgo di Marinella – E Guccinelli rincara la dose affrontanto anche gli ultimi risvolti del progetto in essere – Errori gravi sono stati fatti su Marinella. C'è stata un'eccessiva commistione tra interessi pubblici e privati, scarsa trasparenza degli atti, la fretta di partorire risultati senza aver coscienza dei provvedimenti da assumere ha portato oggi alla tragicomica vicenda che i privati non vengono a sottoscrivere l'accordo con il Comune e si rischia di perdere i 15 milioni del Pinqua. Mi auguro che non succeda, io sto dalla parte di Sarzana e quindi mi auguro che quei soldi non li perderemo, ma se questo dovesse accadere a causa di una giunta pasticciona non all'altezza di progetti complessi, sarebbe un duro colpo per i sarzanese".

 

La critica all'amministrazione uscente si estende per Guccinelli a un quadro generale: "Ci vuole un piano urbanistico non una sommatoria di progetti a casaccio come adesso: gli egiziani ci hanno messo meno a fare le piramidi che questa amministrazione a fare la rotonda di Piazza San Giorgio. Dove vuole portare Sarzana, Ponzanelli? Vorrei fare un confronto con lei, gliel'ho proposto nelle settimane scorse chiedendole di confrontarsi sul tema della sanità, ma forse ho sbagliato tema, troppo arduo per lei come terreno di confronto. Allora le chiedo che scelga lei il tema che vuole, quando e dove desidera affrontarlo pubblicamente. Io sono pronto".

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