La risposta dell'Amministrazione Comunale all'interrogazione del gruppo Cambiamo con Passione Lerici presentata da Arianna Bucci e Gabriele Fresco sul progetto di riordino della rada è stata onestamente deludente.
La vera a propria "pantomima" fatta di botta e risposta su un incarico (quello ad Enea) risultante da atti amministrativi accessibili a tutti è, invece, degna del "Teatro dell'Assurdo".
Non abbiamo in animo di impostare una polemica politica sul punto (le polemiche le lasciamo volentieri ad altri) ma unicamente di avere risposte nel merito delle principali questioni rispetto ad un progetto importante per lo sviluppo sostenibile del territorio sul quale esigiamo chiarezza, in concreto.
Questo, per noi, significa svolgere il ruolo di opposizione, nell'interesse della Comunità e non solo di sè stessi.
La risposta dell'Amministrazione non è del tutto esaustiva dato che non fa altro che fotografare l'iter approvativo (che già si conosceva avendo letto ovviamente tutti gli atti autorizzativi) fino all'invio della documentazione al Ministero ma nulla dice circa gli ulteriori eventuali passi autorizzativi o progettuali necessari per aggiudicare l'esecuzione dell'opera nè ci dice quando si prevede possa essere consegnata.
Manca inoltre un cronoprogramma dei lavori, non ci è stata data informazione di come l'opera sarà finanziata nè come si prevede di impostare la futura gestione dei pontili.
Parimenti, non abbiamo alcuna informazione circa la ripartizione dei costi a carico dei privati, così come non si conosce lo stato delle catenarie e la loro futura destinazione, per tacere della dinamica delle concessioni demaniali in essere.
Prendiamo atto della conferma che non sia stata presentata alcuna osservazione tecnica nei termini di legge previsti.
Il che ci pare grave e, già di per sè, rappresenta un elemento di rilevante e significativa attenzione dato che sono mesi che sentiamo dire che il progetto tecnicamente non sta in piedi.
Ci saremmo dunque aspettati che, coerentemente e conseguentemente, fossero presentate precise eccezioni sui punti ritenuti maggiormente controversi, sul profilo tecnico anche, ovviamente, con l'ausilio di tecnici qualificati di cui abbiamo sentito molto parlare in questi mesi ma che, evidentemente, faticano a manifestarsi fisicamente...
Ricordiamo a noi stessi che il PUD è la legge che rende possibile l'intervento e che tale legge è stata approvata (anche dalla Regione) senza che nessuno la contestasse nel merito e nei termini previsti.
A nostro parere esistono le condizioni per una legittima contrapposizione politica ma siamo fermamente convinti che quando si scende nel merito sia necessario far seguire i fatti alle (troppe) parole.
Un progetto di questo tenore, che, lo ribadiamo a tutela della democrazia di cui tanto ci si riempie la bocca, chi ha vinto le elezioni promettendone la realizzazione ha il diritto/dovere di consegnare, abbisogna di estrema chiarezza sia in ordine ai tempi che alle modalità di consegna e soprattutto circa la sostenibilità tecnica, gestionale ed economico finanziaria.
Chiarezza che, ad oggi, non ravvisiamo.
Per queste ed altre ragioni, quindi, insisteremo affinché il consiglio comunale, nelle varie articolazioni, continui ad occuparsi della tema evitando che diventi preda del mero dibattito politico e, ancor peggio, unicamente oggetto di discussione sui social media.
Gruppo Consiliare - Cambiamo con Passione
