Al contrario di quanto affermano il Sindaco e l'Assessora Gagliardi, questa volta l'intervento delle opposizioni è stato preceduto e reso superfluo dal commento e dal sentire dei cittadini, i quali hanno giustamente ed istintivamente associato, indignati, la notizia del nuovo Picco e l'assenza del nuovo Ospedale.
La preoccupazione della città è palpabile e non potrà certo essere sedata dall'aggiudicazione provvisoria dell'appalto alla Guerrato S.p.a. dal momento che, anche qualora – come tutti ci auguriamo – a Marzo si dovesse arrivare all'aggiudicazione definitiva, comunque ciò condannerà Asl5 al pagamento di un canone di 16 milioni di euro annuali per i prossimi 25 anni e mezzo al privato aggiudicatario. Un maxi canone che evidentemente avrà conseguenze disastrose sulla nostra sanità locale e sulla stessa Asl5, già in acuta sofferenza sia in termini di personale sia in termini di prestazioni e liste d'attesa.
Una sorte che poteva tranquillamente essere evitata, scegliendo la strada del bando pubblico ed evitando di dirottare altrove, non si sa dove, i soldi che erano stati stanziati dallo Stato.
Ricordiamo bene anche il momento in cui il tema approdò in Consiglio Comunale con un nostro ordine del giorno che chiedeva al Sindaco di farsi da tramite con il Presidente della Regione affinché potesse tornare sui suoi passi ed evitare questa modalità di finanziamento. Fu bocciato a seguito di una discussione carica di arroganza e disinteresse.
Il paradosso dunque è questo: avremo da un lato uno stadio nuovo, finanziato con il fondo strategico regionale, e dall'altro lato avremo (forse) un ospedale pagato fior di quattrini in larga parte da Asl5.
Difficile biasimare la cittadinanza per il moto di indignazione.
Partito Democratico - Articolo Uno