"Dall'esame del progetto di caricamento del gas naturale liquefatto su autobotti e isocontainer alla Spezia non sono emersi impatti significativi ferme restando alcune indicazioni di monitoraggio in fase di esercizio".
E' questa la risposta dell'assessore all'Ambiente della Regione Liguria Giacomo Giampedrone a tre interrogazioni in Consiglio regionale presentate dai consiglieri Paolo Ugolini (M5S), Davide Natale (Pd-Articolo Uno) e Roberto Centi (Lista Sansa) sul progetto di revamping del rigassificatore di Panigaglia e la realizzazione di una nuova stazione di caricamento del Gnl, come riporta ANSA.
L'iter va avanti e per il via al progetto, bisognerà attendere l'assegnazione di Calata Malaspina in concessione a Gnl Italia, come richiesto dall'azienda.
Ha ribadito l'assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti: "Per quanto riguarda la Regione Liguria non sono emersi elementi ostativi all'intesa chiesta dal Ministero della Transizione Ecologica".
Il dibattito però va avanti: come riportato da ANSA, queste le parole di Ugolini: "Business as usual: in Liguria persino al cospetto di lacune istruttorie e procedurali in materia di rischio di incidente rilevante. Succede alla Spezia, dove si vuole autorizzare la concessione di un ormeggio per l'approdo di autobotti di metano liquefatto a Calata Malaspina, area portuale in centro città. Ambito a un passo, peraltro, in termini di curva di danno da rischio incidentale, dalla futura stazione crocieristica, dove le navi già arrivano da anni nella stessa zona".