L'Amministrazione ha da sempre cercato il confronto costruttivo con le Associazioni di categoria e per prima ha chiesto aiuto alle stesse ed ai vari portatori di interesse in considerazione del fatto che per il passato il modello della autoregolazione ha fallito.
Evidenziamo che:
- Le associazioni e tutti i gestori di attività ricettive sono stati convocati in una riunione pubblica sin dal 23 gennaio 2022;
- Sin da questo primo incontro l'Amministrazione ha chiesto innanzitutto aiuto a loro per trovare (insieme) una soluzione al problema delle chiusure invernali indiscriminate delle attività. Soluzione che però non fosse la riproposizione del calendario di aperture invernali che in tutti questi anni non è stato mai rispettato dalle attività. Diversamente, qualora Associazioni e gestori non fossero stati in grado di assicurare una soluzione efficace alternativa, già in quella sede del gennaio 2022, l'Amministrazione aveva annunciato che avrebbe dato seguito alla modifica del regolamento inserendo una limitazione della concessione del suolo pubblico estivo;
- Dopo rinnovate ed inconcludenti riunioni ripetutamente sollecitate dalla Amministrazione stessa, in autunno 2022 le Associazioni hanno invece riproposto il solito calendario di aperture che, come detto, l'Amministrazione aveva già giudicato insufficiente;
- Nonostante questo l'Amministrazione ha recepito, ancora una volta, il calendario proposto. A seguito però di controlli effettuati dalla Polizia Locale è stato verificato che il calendario proposto dalle Associazioni non è stato rispettato neanche in questa occasione (senza contare varie occupazioni abusive di suolo pubblico non autorizzato riscontrate durante tali controlli)
- A questo punto l'Amministrazione, solo nel dicembre 2022, ma cosi come già annunciato alle Associazioni nel gennaio 2022, ha provveduto a modificare il regolamento di cui trattasi.
Inoltre, concentrandosi sul merito delle obiezioni sollevate, è doveroso evidenziare che:
- Il regolamento già prevede i soli trenta giorni di apertura per tutte quelle attività che si vogliano coordinare su più anni proponendo (loro stesse) un calendario di aperture certificato;
- Le attività che richiedono il suolo pubblico invernale, ma che si impegnano a tenere aperta la attività, sono già esentate dal pagamento del canone di occupazione per tutto il periodo invernale;
- La stagione turistica si è allungata, per cui il pagamento annuale del canone (con, lo ribadiamo, l'esenzione invernale che già è prevista) fotografa l'uso corrente già in atto;
- Naturalmente, ci sarà presto un incontro, così come richiesto dalle Associazioni, perché l'Amministrazione mai in questi anni si è negata a nessun confronto;
- Per mantenere viva una comunità è necessario il contributo di tutti; riteniamo doveroso da parte degli esercizi, che grazie al territorio godono di un certo livello di benessere, garantire un'adeguata offerta in termini di servizi anche nei mesi dove i profitti non sono notevoli come durante la stagione turistica. Inoltre, è evidente dalle presenze registrate anche in questi mesi invernali, che numerosi visitatori scelgono come destinazione le Cinque Terre in un periodo sempre più destagionalizzato proprio per godere dell'armonia e della naturalezza di questi luoghi pieni di fascino e suggestione.
In conclusione, non solo le Associazioni di categoria sono state preliminarmente convocate e coinvolte - prima - di apportare modifiche ai regolamenti vigenti, ma innanzitutto a loro si era chiesto preliminarmente aiuto affinché proponessero loro stesse una soluzione alternativa efficace.
Soluzione che, invece, mai ci è pervenuta.
L'amministrazione di Monterosso