Nella settimana appena trascorsa si sono tenute le ultime tre commissioni riguardanti il problema dell’inquinamento dell’aria. Il tema era l’inquinamento causato dalle emissioni di fumi dalle navi da crociera attraccate alla Spezia negli ultimi cinque anni.
Nel ciclo di incontri i commissari comunali hanno ascoltato Arpal (che si occupa delle rilevazioni di inquinanti nell’atmosfera) circa gli avvenuti sforamenti dei limiti di legge e la conclamata incidenza dei fumi delle navi sul valore di biossido di azoto (NO2) nell’aria.
È stato poi il turno dei funzionari ASL i quali hanno prodotto un documento molto preoccupante dove ribadiscono che “Non si escludono effetti sanitari” … insomma, una situazione al limite. Ci preme ricordare che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha già comunicato che i parametri di valutazione dovranno essere rimodulati al ribasso, e non di poco.
Anche le audizioni di Autorità Portuale e Capitaneria di Porto non hanno rivelato importanti novità se non le solite promesse di banchine elettrificate (dal 2025 forse) o di aspiratori ‘sperimentali’ che chissà quando saranno disponibili.
Il Comune della Spezia, infine, con l’assessore Casati, ha sbandierato la politica ‘green’ del Comune fatta di divieti per auto e piste ciclabili, ma per il problema delle Navi da Crociera non ha nessuna soluzione se non convocare (dopo l’esposto delle associazioni) un tavolo tecnico dove ne i consiglieri (alla Consigliera Giorgia Lombardi è stata negata ufficialmente la partecipazione) ne le associazioni possono partecipare e dove le annacquate soluzioni saranno quelle adottate dal 2025 (forse) da Autorità Portuale.
Tanti, tanti dati, ma un dato su tutti mancante, il dato più importante: l’effetto dell’inquinamento dell’aria sui cittadini. Per questo motivo ci impegneremo a richiedere, nel prossimo consiglio comunale, un’indagine epidemiologica che possa dare riscontri concreti sugli effetti dell’emissioni sulla salute dei cittadini. Secondo l’assessore Casati l’Autorità Portuale sarebbe disposta a finanziare l’indagine e noi riteniamo che sia fondamentale per la salvaguardia della salute, soprattutto nei cittadini che vivono e lavorano nella zona di San Cipriano, i più esposti agli inquinanti.
Al termine di questi incontri siamo sempre più convinte della serietà della situazione e del dovere di batterci per trovare una soluzione nel più breve tempo possibile, perché il compito della politica è quello della tutela dei cittadini, e i dati esibiti in queste tre commissioni non ci hanno confortato. Pensiamo seriamente che i controlli fatti fino a ora si siano limitati al normativo e non al sanitario. Con questo non vogliamo creare del vile allarmismo, tutt’altro, ma non vogliamo nemmeno attendere che la salute dei cittadini possa peggiorare.
Infine, vogliamo ricordare che la nostra non è un’azione di polemica politica. Anzi ringraziamo l’amministrazione e le istituzioni che hanno partecipato alle commissioni per la collaborazione e per il dialogo democratico in cui si sono svolte, ci preme però dire che, secondo noi, l’amministrazione dovrebbe avere uno sguardo lungimirante sulla situazione dell’inquinamento dell’aria, e che i fumi delle navi da crociera hanno un impatto gravoso importante e forse non indispensabile. Le stime del Comandante Ducci per il 2023 infatti non rassicurano: saranno intorno a 193 gli attracchi di navi da crociera al Porto della Spezia.
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