In una giornata delicata come quella odierna, dedicata interamente al contrasto violenza sulle donne, la giunta comunale si è ritrovata in sala Dante, per partecipare al consiglio comunale straordinario atto alla sensibilizzazione sulla violenza di genere.
Oltre alle autorità civili, politiche e religiose, notevole era la presenza degli istituti scolastici, con alcuni studenti protagonisti di intermezzi musicali tra un intervento e l’altro.
“Consiglio straordinario che intende promuovere un’iniziativa collettiva a sostegno delle donne che subiscono violenza, un fenomeno di tipo culturale, quindi non ascrivibile a reati comuni. Ciò che va cambiato sono pregiudizi e stereotipi della società per vivere nel rispetto reciproco”: con queste parole Salvatore Piscopo ha aperto la seduta, portando in seguito le due mozioni presentate e approvate all’ordine del giorno: la prima avente come oggetto la violenza sulle donne, la seconda riguardante la condanna delle violenze subite dalle manifestanti in Iran.
È intervenuto successivamente il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini: “Oggi ricorre la giornata sulla violenza nei confronti delle donne, segna l’inizio dei 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere, il quale è violazione di diritti umani che purtroppo non sono ancora assicurati in tutto il mondo, dato che ancora oggi, anche nella nostra realtà assistiamo a violenze fisiche e psicologiche. Ringrazio l’arma dei carabinieri per averci restituito un quadro della nostra provincia, un quadro purtroppo osceno, con 44 denunce e 29 arresti.
Ciò che maggiormente deve preoccupare però è il silenzio che impedisce alle donne di essere libere. Problema in Italia di tipo culturale, non nego che spesso ho più fiducia nei ragazzi che nei miei coetanei, dati i loro comportanti. Necessario ripartire dalla scuola, offrendo interventi nelle politiche delle pari opportunità, scuole e centri antiviolenza, quest’ultimi fondamentali, a cui ogni donna può rivolgersi. Proprio per questo vorrei ringraziare il centro Irene e i suoi membri, in prima linea per il sostegno. Ringrazio poi tutti gli altri enti presenti sul territorio, realtà che hanno sempre garantito risposta alle difficoltà. Sogno vivere in società senza violenze, ma è necessario che ognuno faccia la sua parte per far si che si possa realizzare”.
Durante il consiglio si è reso protagonista anche Gianpaolo Orditura, dirigente della Divisione Polizia Anticrimine, con la consueta relazione annuale sulle violenze di genere, evidenziando come nell’anno corrente, si vada verso una diminuzione rispetto a quelli passati: ”La Polizia di Stato, con la campagna ‘questo non è amore’, cerca di fornire dati e strumenti per combattere e eradicare il fenomeno.
Ma cos’è violenza? Ogni atto di violenza che provochi danno fisico, sessuale e psicologico alla donna. È importante declinare le varie forme di violenza perché spesso si pensa solo a quella fisica.
Abbiamo implementato un codice rosso, con procedure più snelle per affrontare questi reati in maniera immediata e efficace.
Al centro della scena 112 che invitiamo a chiamare non solo alle vittime, ma anche ai testimoni, previsto meccanismo di intervento di protocollo EVA e progetto SCUDO, piattaforma in cui vengono inseriti tutti i dati di ciò che è accaduto, in modo intervenire intercettando l’escalation.
C’è inoltre disponibile un App non nuova ma fondamentale, ossia ‘Youpol’ che serve per segnalare alle forze dell’ordine forme di violenza che permette di intervenire con prontezza. Necessario fare emergere situazioni chiuse all’interno delle mura domestiche. Di 7500 soggetti ammoniti dal 2020 ad oggi, solo in un caso si è consumato poi un femminicidio, dobbiamo fare in modo che ciò non si ripeta mai più”.
