"Reintegrare con due mesi di anticipo il personale sanitario non vaccinato è un atto del Governo che non condividiamo ma che rispettiamo, perché crediamo nella corretta applicazione delle regole. Certamente capiamo la necessità di far fronte alle carenze dell'organico nei vari reparti ospedalieri, ma al contempo ci mettiamo nei panni di chi per senso di responsabilità si è vaccinato e soprattutto di chi, vale a dire la cittadinanza, vorrebbe rassicurazioni sulla sicurezza dei reparti. La domanda allora è: con questo "via libera" senza precisi percorsi condivisi, siamo in grado di garantire la tenuta della salute pubblica nei nosocomi della nostra regione?", lo afferma il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi, argomentando l'interrogazione discussa oggi in Aula.
"All'assessore competente abbiamo dunque chiesto se l'Ente intenda non reinserire il personale non vaccinato nei reparti con pazienti fragili e ultra-fragili. La risposta non ci soddisfa: non è ricevibile che ciascuna Asl ed ente ospedaliero interpreti a proprio piacimento quanto normato dal Governo. Riteniamo che su una questione così delicata serva una linea guida da parte dell'assessorato o di A.Li.Sa, che preveda il non reinserimento nei reparti più a rischio, cioè con pazienti fragili e ultra-fragili", conclude Tosi.