Inoltre le incredibili affermazioni del ministro del lavoro (?) che si permette di affermare che "il lavoro non è un diritto" recano ulteriore offesa alla classe lavoratrice italiana, un'offesa insopportabile all'intera Costituzione italiana, su cui il lavoro si fonda nell'articolo 1.
Un ministro della Repubblica non può affermare simili "bestemmie", perciò chiediamo alla Fornero e a Monti le immediate dimissioni. Prima se ne vanno prima il Paese potrà tornare a vivere.
Questo l'appello del Comitato spezzino:
No alla controriforma del lavoro che aumenterà la precarietà, la disoccupazione e la povertà.
No alla guerra tra poveri.
Si ad una alleanza tra disoccupati, precari, lavoratori giovani e lavoratori anziani, pensionati ed autonomi.
Non facciamoci zittire, intimorire o dividere.
Facciamo un appello a costruire comitati per la difesa dello statuto dei lavoratori in tutti i luoghi di lavoro per la salvaguardare la democrazia e i diritti.
Contro le politiche dei tagli e dei sacrifici del Governo Monti-Fornero e dalla maggioranza parlamentare che lo sostiene in continuità con il passato Governo Berlusconi
Si all'aumento dei salari e delle pensioni, si alla diminuzione delle tasse e delle trattenute sui redditi da lavoro.
Si a una vera patrimoniale sui grandi patrimoni.
Si a una forte lotta alla speculazione finanziaria e all'evasione fiscale, vero cancro del Paese.
Si alla garanzia del diritto alla pensione con massimo 40 anni di lavoro ed a una pensione adeguata
Contro la vergogna degli esodati ed il blocco alla perequazione delle pensioni.
Contro il taglio allo stato sociale e la strisciante privatizzazione della scuola, della sanità e dell'assistenza ai disabili.
Contro i tagli agli ammortizzatori sociali e al sostegno economico alle famiglie più disagiate.
Si a una politica di sviluppo che crei occupazione, salvaguardi l'ambiente e la salute nei luoghi di lavoro.
Federazione della Sinistra della Spezia