Sono 1 milione e 300.000 i cittadini italiani vittime della ludopatia, che è classificata in modo scientifico tra i disturbi psichici; 2.500.000 persone a rischio, più di 10 miliardi di tasse che entrano allo stato da attività di gioco lecite, circa 20 miliardi alle varie mafie, più dello spaccio di droga.
Seconda causa di indebitamento in Italia, quasi il 2 per cento il danno al PIL nazionale, più 70 per certo negli ultimi anni per il gioco on line, 1330 euro pro capite la spesa media per il gioco a Genova, 1471 a Spezia, 1652 a Savona, 1132 a Imperia.
"Una piaga, una delle tante, destinata a aggravarsi perché il gioco è visto dalle fasce più deboli come una scorciatoia per uscire dai problemi, una scorciatoia in realtà verso il baratro, perché chi gioca vive sempre peggio e finisce spesso nelle mani degli strozzini, individuali e organizzati dalle mafie -dice Roberto Centi, Consigliere Regionale e Presidente della Commissione regionale antimafia- e la legge, del 2012, che doveva entrare in vigore nel 2017, in Liguria non è mai entrata in vigore per motivi economici e di salvaguardia delle categorie commerciali che hanno investito sulle macchinette e sul gioco on line."
Centi oggi, assieme a studiosi, autorità, personalità che si occupano da tempo del problema, sarà relatore a Palazzo Ducale a Genova su "Gioco d'azzardo e disagio sociale".