La seduta pubblica della Commissione Servizi Sociali chiesta dal capogruppo PD Castagna sui problemi alla RSA Sabbadini è stata davvero istruttiva.
Si è aperta con una infinita elencazione di numeri da parte dei responsabili del Consorzio gestore, numeri tesi a negare i disagi lamentati da tempo da personale, sindacati, ospiti e loro familiari.
Ma quando i consiglieri presenti (la più critica la totiana Avidano ma anche Castagna e la pentastellata Giorgi) hanno cominciato a snocciolare non numeri ma esempi concreti di disfunzioni, di stress per i dipendenti e di disattenzioni nei confronti degli anziani ospiti, i due alti dirigenti del Consorzio hanno provato a minimizzare ma li hanno dovuti ammettere, sia pure motivandoli con cause di forza maggiore ed estranee alle loro responsabilità.
Ma il bello è che quando è emerso che alcuni dei disagi sono riconducibili a croniche carenze della struttura e degli impianti (come gli allagamenti) l'Amministratore Delegato del Consorzio Blu che gestisce la struttura è sbottato: "Per legge e per contratto la manutenzione straordinaria compete al Comune proprietario della struttura, non a noi. Noi paghiamo al Comune un canone che è cinque volte il canone base di mercato: perché le carenze della struttura non le rimproverate all'Amministrazione comunale che è tenuta a porvi rimedio e riceve da noi circa 150.000 euro l'anno di canone?"
A quel punto l'assessore Eretta ha provato a sostenere che un certo interessamento ci sarebbe stato, ma che sarebbe lungo e difficoltoso reperire le ditte da incaricare.
Ed è stato lì che anche gli ultimi rimasti, i più inizialmente ben disposti dei familiari degli ospiti presenti all'iniziativa hanno abbandonato la sala mormorando e scuotendo il capo con giustificata rassegnazione...
PD Sarzana