Il Mercato della Terra di Sarzana è un'eccellenza sarzanese. Unico in provincia (in Liguria ce n'è solo un altro a Cairo Montenotte) valorizza da anni i prodotti delle aziende agricole del nostro territorio con il prestigioso marchio 'Slow Food' con il quale Carlo Petrini ha selezionato e promosso in Italia importanti iniziative nel segno dell'agricoltura 'compatibile', dei prodotti 'di prossimità' e del contenimento dei prezzi.
Il Mercato della Terra di Sarzana è frequentato ogni sabato da centinaia di cittadini, per i quali rappresenta un prezioso appuntamento con la affidabilità, il gusto e la convenienza. Prima in piazza San Giorgio, da un bel po' di tempo - a causa del vergognoso protrarsi dei lavori - in piazza Martiri.
Ma all'Amministrazione comunale sarzanese tutto questo non importa.
E senza un serio preavviso ha stabilito di sfrattare il Mercato della Terra da piazza Martiri per fare posto al mercatino francese. La cosa ha mandato giustamente su tutte le furie i produttori locali della filiera corta, che - attraverso il loro rappresentante - hanno protestato vibratamente.
E poiché evidentemente non si tratta del primo 'sgarbo' che lo Slow food sarzanese patisce dall'Amministrazione, è esplicita la minaccia di traslocare in qualche altro Comune, giacché sono molti i Comuni che li 'corteggiano'.
Ma l'assessore Italiani ha replicato irritato con vaghe rassicurazioni e quasi rimproverando ai suoi interlocutori di avere pretese irragionevoli. Promettendo il solito 'incontro a breve', e lasciandoli così insoddisfatti.
Viene da chiedersi: ma perché il Mercatino francese non può essere ospitato in piazza Matteotti, dove è stato allestito con successo per anni, in una cornice più appropriata? Dal calendario delle manifestazioni estive non risulta che piazza Matteotti in quei giorni sia interessata da altri eventi.
Si tratterebbe soltanto di circoscrivere, per un paio di giorni, gli spazi di piazza Matteotti. Sarebbe un piccolo segnale - in controtendenza - di sensibilità verso ciò che non ha soltanto rilievo economico e attenzione al consumo inconsapevole. Proprio per questo siamo certi che Ponzanelli & C. non cambieranno idea.
PD Sarzana