Le Organizzazioni sindacali denunciano alla Casa di Riposo Sabbadini "gravi inadempienze e gravissime lacune nell’organizzazione del lavoro e dei turni, la carenza di personale, il mancato rispetto delle mansioni" invano segnalate all'azienda gestrice e all'Amministrazione ma "rimaste senza risposta e che si ripercuotono anche nelle gestione dei pazienti”: esodo di dipendenti, turni massacranti (tre notti di fila), il medico di struttura presente a intermittenza, rischi di sfasatura nelle terapie...
Il Vicesindaco Assessore al ramo Eretta - riemerso dall'oblio - fa sentire dopo mesi la sua voce per affermare "abbiamo subito convocato, prima della proclamazione dei sindacati (?!), il soggetto gestore della struttura e i sindacati stessi: vogliamo vederci subito chiaro".
Ma in verità dal documento dei sindacati emerge che il disagio e i disservizi alla Sabbadini erano stati segnalati da mesi sia al gestore che all'Amministrazione senza alcun risultato. Solo il loro intollerabile protrarsi giustifica infatti l'esasperazione dei dipendenti, l'avvio delle procedure e lo stato di agitazione del personale...
Anche alla Sabbadini si materializza dunque il consueto scarto fra le roboanti promesse di Ponzanelli & C. e le impietose verifiche a posteriori.
Il Consorzio Blu si era aggiudicato la gestione della Sabbadini offrendo un abnorme rialzo (il quintuplo del canone posto a base della gara) e in più aveva garantito un importante potenziamento del monte ore del personale (Oss, infermieri, fisioterapisti ed educatori) rispetto agli standard base di funzionamento e senza oneri aggiuntivi per il Comune.
Ricordiamo tutti i trionfalistici annunci della Sindaca Ponzanelli nel dicembre scorso e le promesse ai familiari degli ospiti: l’approccio personalizzato "che prende in considerazione la persona nella sua totalità, riconoscendone i bisogni emotivi, sociali, spirituali, occupazionali e fisici" e una "equipe multidimensionale" composta da un battaglione di direttori amministrativi e sanitari, di responsabili
dell’attività sanitaria, infermieri, Oss, fisioterapisti oltre il necessario, animatori, psicologi e addetti ai servizi alberghieri.
E poi ancora il 'quaderno autobiografico', la salvaguardia delle 'abilità residue', i tablet, nuove attrezzature e nuovi prodotti
ecosostenibili...
"Un nuovo corso per la nostra Rsa" aveva concluso trionfante la Sindaca.
Sono trascorsi soltanto otto mesi da allora e la situazione - grazie alla puntuale vigilanza dell'Amministrazione sulla nostra RSA - è già quella drammatica descritta dai sindacati...
Francesca Castagna
Resp. Circolo PD
C. Storico Sarzana