"Una forza tranquilla. Tranquilla ma determinata!" Giovanni Toti sceglie il "fortunato" slogan di J.F. Mitterand per riassumere l'essenza di "Noi moderati", l'alleanza che mette insieme tutte le forze del centro che si riconoscono complementari al centrodestra, portando un peso non solo elettorale, ma anche di valori e idee.
Oggi alla Camera dei Deputati la presentazione dell'accordo e del simbolo che mette insieme Italia al Centro, Noi con l'Italia, Udc e Coraggio Italia è stata anche l'occasione per ribadire come si sia trattato della conclusione di "un percorso iniziato da tempo che ha visto approfondire i temi e gli argomenti". I leader Giovanni Toti, Maurizio Lupi, Lorenzo Cesa e Luigi Brugnaro hanno rimarcato la serietà e la coerenza delle proprie posizioni.
"Sensibilità diverse" che non possono più giustificare una "divisione in tante anime". Giovanni Toti non ha volto neppure nascondere gli errori passati degli stessi moderati. "Se siamo qui oggi è anche per emendare qualche colpa che abbiamo avuto in passato – ha sottolineato il presidente -. Molti milioni di elettori fino a pochi anni fa si riconoscevano in un polo moderato che si è andato via via sfaldando. Una situazione che non fa bene al Paese, alla stessa coalizione, al pragmatismo. Questo anche per colpa di chi non ha saputo mettersi insieme e superare tanti rivoli".
Da qui anche la convinzione che il 3,5% di cui il primo sondaggio accredita questa nuova alleanza moderata non sia neppure l'inizio, ma che anzi "molti italiani torneranno a riconoscersi in quei valori in cui credono".
Famiglia, scuola e istruzione, infrastrutture sono i temi su cui i moderati hanno voluto porre l'accento nell'agenda di governo del centrodestra. "Ma c'è un'altra profonda differenza tra noi e gli altri – ha messo in evidenza Toti -. Noi non promettiamo l'abolizione della povertà, di portare l'uomo su Saturno domani o di sconfiggere tutte le malattie e la cattiveria. Quello che noi promettiamo sono solo cose che abbiamo già fatto nel concreto dove amministriamo".
E lo skyline di Milano "disegnato" da Lupi assessore all'urbanistica di Milano al Ponte San Gorgio, esempio di eccellenza ed efficienza genovese nel mondo, sono gli esempi che risuonano nella sala stampa della Camera per segnare il modello dei "Moderati", il cui concetto, ovviamente, campeggia ben evidente nel simbolo che gli italiani troveranno sulle schede.