Dall'inizio della vicenda ci siamo interessati e battuti per evitare l'installazione di una grande antenna all'ombra della nostra Fortezza: un simbolo culturale, identitario e collettivo dell'intera comunità sarzanese. Abbiamo dovuto lavorare in un contesto molto complesso, in cui i gestori di telefonia sono veri e propri colossi favoriti dalle norme e gli spazi concessi agli enti locali sono ridottissimi. In questo contesto i casi in cui un gestore di telefonia rinunci a un'installazione sono decisamente rari, forse possiamo dire unici: questa è la vittoria di un'intera comunità, di cittadini, di comitati, di un'amministrazione che ha lottato fino all'ultimo per difendere un simbolo con le poche armi a disposizione e alla fine ha ottenuto non solo una rinuncia, ma compensazioni importanti per la collettività.
A Sarzanello, per esempio, dove stiamo realizzando tanti lavori di riqualificazione per il campetto sportivo ed ora sarà realizzato anche un impianto di illuminazione a spese dell'operatore telefonico.
Un lavoro di squadra che ha unito tutti, dal ruolo essenziale del presidente del consiglio comunale Rampi alla politica, a tutti i livelli e di quasi tutti i partiti ad eccezione, naturalmente, del PD.
Contiamo ora che si sia aperta la strada per un vero e proprio modello: il dialogo preventivo alle installazioni, con la scelta che ricada su aree pubbliche e non private, per minimizzare l'impatto anche paesaggistico delle antenne e garantisca un ritorno economico e di infrastrutture alla cittadinanza. Non vogliamo arrestare il futuro e le infrastrutture di comunicazione che sono sempre più essenziali, ma governare le scelte: a Sarzana lo abbiamo fatto per la prima volta e dovrà essere anche così in futuro, per evitare scempi come quello che abbiam dovuto subire in via Landinelli.
Proseguiamo, finalmente, sulla strada giusta.
Luca Spilamberti
consigliere comunale di Cambiamo Sarzana