Sullo Ius Scholae e la detenzione della cannabis gli Onorevoli Viviani e Pucciarelli non perdono occasione di fare becera propaganda.
Il Governo Draghi ha appena definito un nuovo Decreto taglia bollette da 3 miliardi, che, grazie all’azione del PD, abbatterà l'Iva e rafforzerà il bonus sociale, aiutando cosi famiglie ed imprese. Ed è stato annunciato che a luglio seguiranno ulteriori iniziative in tal senso.
Gli Onorevoli leghisti sanno bene, quindi, che non si tratta di bloccare i lavori delle Camere, a discapito di iniziative importantissime come quelle finalizzate ad attutire l’impatto dei rincari delle materie prime e delle fonti energetiche sulle tasche degli italiani.
Semmai un’azione realmente ostativa proviene dal loro leader, che mentre vengono prese decisioni così importanti, in un momento delicatissimo per il Paese, attacca il Governo, con l’unico scopo di destabilizzare la Maggioranza parlamentare ed aprire una crisi per favorire il proprio schieramento, a spese dei cittadini e delle cittadine.
Emerge quindi tutta la malafede di Viviani e Pucciarelli, perché il Parlamento può senz’altro svolgere contemporaneamente i lavori su più temi, soprattutto se si discute di due leggi che sappiamo essere condivise dalla maggioranza degli italiani, e che da troppo tempo aspettano di essere promulgate.
Il fatto che, nel 2022, l’Italia sia ancora ferma allo ius sanguinis la dice lunga sulla necessità di abbandonare posizioni propagandistiche, che da troppi anni ostacolano il progresso dei diritti civili. Peraltro nel momento in cui questi vengono messi in dubbio anche nelle democrazie occidentali, com’è avvenuto negli Stati Uniti con il diritto all’aborto per le donne.
Ma d’altronde la coppia leghista fa parte degli amici di coloro - vedi Donald Trump - che appena è stata data notizia della sentenza della Corte Suprema americana, esultavano entusiasti.
Gruppo Consigliare Partito Democratico La Spezia