Un simpatico incontro si è tenuto l’altra sera con i candidati dell’Unione di Centro: Loriano Isolabella e Valentina Mancini ed un gruppo di cittadini di Pitelli, in un noto ristorante della zona per discutere dei problemi di quel quartiere.
Nel riconoscere che la qualità della vita in quella parte della città è particolarmente migliorata e lo dimostra il fatto che oggi Pitelli è diventata una zona turistica balneare pregiata che ospita in circa 50 camere in affitto una buona parte dei turisti che scendono al mare nelle vicine spiagge di Lerici.
Gli intervenuti hanno rappresentato comunque ai candidati Isolabella e Mancini che la necessità più impellente è quella di realizzare parcheggi prima dell’ingresso in Pitelli, in modo da razionalizzare il traffico, sia per i residenti, magari anche con una zona Ztl, che per gli ospiti temporanei.
Occorre una migliore manutenzione delle strade e delle piazze, una efficiente segnaletica, i completamenti dei collegamenti di tutti gli scarichi con la rete fognaria, interventi sulla rete idrica obsoleta nel tempo e un coordinamento con il Comune di Lerici, in quanto territorialmente è competente per una porzione di territorio, onde evitare il rischio che determinati interventi manutentivi vengano realizzati in tempi diversi.
Si è anche prospettata l’ipotesi di richiedere uno studio pre-progettuale per collegare la collina con il mare, magari con un trenino a rotaie o con altro mezzo di trasporto che non mortifichi anzi valorizzi un ambiente, che è riuscito a recuperare nel tempo sul piano dell’immagine, i gravi danni che erano stati provocati in un lontano passato dalle vicende sulle discariche.
Molta attenzione nel programma dell’UDC viene data ai problemi degli anziani, per la nutrita presenza in città di persone entro questa fascia di età che hanno esigenze di servizi assistenziali efficienti e di una pronta tutela sanitaria tendo conto che gran parte di questa popolazione è portatore di handicap o di diverse forme di invalidità.
La medicina territoriale con l’ausilio dei medici di base deve essere rafforzata, soprattutto periodo estivo, dove tanti anziani soli o con nuclei famigliari difficili vengono trasferiti o parcheggiati in case di cura o addirittura strutture ospedaliere che con benevolenza li accolgono per andare incontro a soli motivi organizzativi della vita famigliare.
Questi non sono solo problemi di natura sanitaria ma soprattutto di natura socio assistenziale con riferimenti psicologici legati anche con la sindrome dell’abbandono.
Se ci si preoccupa di come non dover lasciare solo un animale figuriamoci il trauma che colpisce le persone in tale situazione, per cui sarebbe necessario, con l’aiuto delle associazioni del volontariato, sperimentare un servizio su chiamata ”Una parola di amicizia” ovvero persone disponibili a dialogare con l’anziano che avverte l’esigenza di avere qualcuno vicino ad ascoltare i suoi problemi e dare e certezza di essere parte di una società vicina e sensibile e solidale.
Oggi precisa, ancora Isolabella, che oggi diventa sempre più difficile per un anziano avere rapporti con la pubblica amministrazione dove per comunicare occorre uno spid e a volte l’utilizzo di servizi informatici abbastanza complessi, come la firma elettronica digitale, la disponibilità di una pec, ma soprattutto una disinvolta praticità con gli strumenti innovativi dell’informazione.
Si ritiene che oltre a predisporre corsi informatici di base per l’utilizzo di un pc e di internet, si renderebbe necessario istituire nei singoli quartieri cittadini degli infopoint con personale disponibile, anche volontario, per esser di ausilio alle persone che devono comunicare pratiche amministrative con i sevizi pubblici.
Sono solo alcuni esempi per far maturare la coscienza di una città solidale integrata attenta ai bisogni delle fasce più deboli, non produttive ma che rappresentano sempre una componente importante del nostro tessuto sociale e delle nostre tradizioni culturali che pongono al centro la vita della famiglia.
(Loriano isolabella)