“Nelle nostre linee programmatiche abbiamo indicato chiaramente nello “Sviluppo armonico del Golfo” il punto di equilibrio tra le attività presenti nel nostro fronte a mare, ovvero cantieristica civile e militare, porto, stazione marittima, nautica da diporto e base navale, attività di pesca e nautica da sociale, perché solo a queste condizioni può essere raggiunto un punto di equilibrio tra città e porto. Spiace vedere che per Confindustria non è così, visto che, dal programma del convegno organizzato per venerdì prossimo, emerge come unico protagonista del fronte a mare il ruolo portuale della città”, afferma Nanni Grazzini, candidato Sindaco della lista che porta il suo nome.
Prosegue Grazzini: “Comprendiamo che si tratta di una “marchetta” elettorale, fatta pochi giorni prima del voto, dove viene offerto l’ennesimo palcoscenico a Toti e Peracchini, ma da Confindustria ci saremo aspettati ben altro, non certo il ruolo di testimone delle nozze politiche tra Toti e Paita che, su Genova, hanno fatto già l’accordo su Bucci e che al ballottaggio alla Spezia potrebbero fare altrettanto, senza alcun ritegno, in favore di Peracchini, con il benestare dei poteri forti che muovono il sindaco come un burattino che, per le promesse non mantenute, assomiglia sempre di più al personaggio di Collodi".
"Se qualcuno però crede che i giochi siano già fatti, si sbaglia di grosso – afferma Grazzini - il mio appello elettorale, nel segno di Don Sturzo, è rivolto a tutti gli uomini liberi e forti di questa città che, dopo quello di Enel, non possono assistere a un nuovo scempio ambientale rappresentato dall’ingresso delle navi da crociera in città in modo indiscriminato, senza alcuna verifica preventiva e controllo costante della qualità del combustibile utilizzato, come primo fattore dell’inquinamento prodotto”.
Sul tema interviene anche l’avvocato Valentina Antonini, da sempre vicina alle tematiche ambientali e candidata nella lista civica di Grazzini: “Se da una parte si cerca di dare luci della ribalta ai temi della logistica e dell’occupazione di cui ovviamente non possiamo che essere favorevoli, il pensiero civico vuole portare a riflettere i cittadini sulla necessità di dover garantire una concreta armonizzazione della fascia produttiva del porto spezzino con le esigenze della salute pubblica. Le soluzioni esistono, bastava solo attuare progetti mirati ad applicare monitoraggi alle ricadute delle emissioni su tutta la fascia portuale non limitandosi alle centraline attuali di Arpal, attuando una prescrizione del PRP del 2006, applicare monitoraggi alle ricadute delle emissioni che permettano di distinguere le fonti inquinanti diverse dal porto per capire come meglio intervenire, dal centro città fino a Muggiano”.
A farle eco è Massimo Baldino Caratozzolo: “Ho chiesto più volte uno studio di impatto sanitario che verifichi i danni reali e potenziali alla salute pubblica nella zona est della città, con gli elementi di scientificità raggiunti con l’incarico a un istituto universitario, ma Peracchini prono agli interessi di chi sostiene la sua campagna elettorale, ha fatto orecchie da mercante forse illudendosi che i danni sulla salute pubblica ricadano sull’Asl e non su di lui che ne è il primo responsabile"
Rimarca l’ex consigliere comunale che ha per primo ha sposato il progetto civico di Grazzini: “Occorre rivedere la fascia di rispetto per il rumore del porto e soprattutto la zoonizzazione acustica che il Comune vuole approvare condannando nei prossimi anni, visti i tempi lunghi della elettrificazione che nei giorni scorsi Sommariva ha dichiarato che non sarà realizzata prima del 2026, i quartieri est della città ad una qualità della vita inaccettabile".
La lista preannuncia battaglia dal consiglio comunale.