“Cortocircuito comunicativo tra Lega e Toti? O Lega che getta la maschera e si rivela per quel che veramente è? Il Carroccio chiarisca. E mentre cerca il bandolo della sua matassa, ricordiamo che lo scorso 19 aprile, la stampa locale (La Nazione edizione di La Spezia, ad esempio) riportava: “La Lega non ha mai fatto mistero sulla propria contrarietà al progetto di realizzazione dell’impianto biodigestore dei rifiuti a Saliceti, posizione condivisa con i Popolari”.
Oggi, sul Secolo XIX si legge che la Regione intende andare avanti, in barba non solo alla bocciatura da parte del TAR (con buona pace del rispetto delle sentenze), ma addirittura rinnegando gli impegni presi in una recente audizione con i comitati “No Biodigestore (assente, come da copione collaudato, “Cambiamo”), dove con gli altri capigruppo, Lega in testa (!) si era deciso di creare una commissione per approfondire ulteriormente la questione. Alla faccia dell’ascolto dei territori. E ora come la salvano la faccia?”.
Peracchini prima e ora Toti con il suo fido Giampedrone scelgono nuovamente la via della prepotenza e della strafottenza. Come? Con una mossa degna della peggior politica. La Regione Liguria, infatti, per realizzare il biodigestore, ha inserito il sito di Saliceti di Vezzano Ligure nel nuovo Piano regionale. In questo modo spera di bypassare la sconfitta al TAR Liguria e magari di fare pressioni al Consiglio di Stato in sede di Appello presentato da Recos/IREN e Regione.
Dimenticano che il sito del biodigestore – ricorda in merito il giurista ambientale Marco Grondacci - è stato deciso e dovrà comunque essere avallato dal Piano Provinciale. Il Piano regionale rifiuti può definire criteri ma non stabilire le localizzazioni. E non lo diciamo noi, ma la legge nazionale. Che non può essere modificata o aggirata da atti regionali sia di legge che amministrativi.
Paolo Ugolini
consigliere M5S in Regione Liguria