L'amministrazione comunale uscente della Spezia rimane indietro sui finanziamenti del PNRR per la precisione nel quadro della missione 5 ovvero per la coesione e l'inclusione sociale.
I numeri sono impietosi: in tutte le città della Liguria arrivano ingenti risorse a finanziare progetti per dare risposte concrete su temi importanti come le fragilità sociali, il bisogno abitativo, l'assistenza alla genitorialità, l'assistenza agli anziani non autosufficienti; qui a Spezia solo gli spiccioli. Perchè?
Perché sono stati presentati pochi progetti, fatti male che non hanno raggiunto i requisiti minimi previsti e per questo non si sono aggiudicati le risorse necessarie, se non somme irrisorie per una città come Spezia.
Un esempio su tutti, per l'assistenza agli anziani non autosufficienti Genova, Savona e Imperia portano a casa 2,460 mln di euro, a Spezia non arriva nulla, il progetto presentato dal comune capoluogo non ha raggiunto nemmeno il punteggio minimo.
Anche nella nostra provincia c'è chi fa meglio, le amministrazioni comunali che si sono dimostrate sensibili ai temi dell'inclusione sociale hanno presentato progetti, aggiudicandosi risorse per finanziare opere a sostegno della genitorialità e dei bambini, per quelle famiglie che vivono condizioni di particolare fragilità; iniziative per la realizzazione di abitazioni dove possano vivere in autonomia persone disabili; è l'esempio del distretto socio-sanitario 17, che vede come capofila il comune di Bolano.
Fare bene si può, mettendo in campo un'efficace collaborazione fra enti, amministrazioni comunali, uffici e governo, i risultati si raggiungono.
La verità è che questa amministrazione uscente è distante dai bisogni reali dei cittadini anche dal punto di vista sociale ed economico e per questo non ha saputo presentare e proporre validi progetti.
Coordinamento provinciale PD La Spezia