L'immagine della città si crea con le piccole cose ma soprattutto la sua trasformazione avviene su progetti a lunga gettata. Tanto per fare un esempio il traforo della Foce è stato pensato negli anni '80 e tutt'ora in corso di definizione a partire dal '90. Il porticciolo Mirabello viene pensato dall'ammiraglio D'Antoni insieme ad altri tecnici a metà degli anni '70 e realizzato con l'inizio del secolo 21. Oggi la nostra città può essere ripensata come una città balneabile come Genova dove riescono a convivere porto e turismo nel momento in cui si riorganizzano le aree militari che vanno desinate ad un unico centro del polo industriale armiero delle città utilizzando al meglio i sei bacini presenti all'interno utilissimi per la Fincantieri società pubblica che occupa nello stesso settore degli arsenali della difesa.
Mi rendo conto che è un'impresa non semplice e potrebbe liberare la zona del Muggiano, con le sue colline di Pitelli, facendo diventare un borgo del comune, sussidiario con la stessa Lerici. Del resto se noi intendiamo portare infondo quanto pensato da altre maggioranze politiche di sinistra e fino ad oggi non realizzato come l'interramento di viale Italia e fare un giardino che dal centro storico viene prolungato verso il mare, si dovranno necessariamente recuperare spazi che il demanio della difesa necessariamente deve trasferire alla città.
Un progetto decennale che, per portarlo a compimento, dovranno essere superati soprattutto vincoli burocratici in quanto le risorse necessarie verranno generate dal grande interesse che le aree richieste rappresentano nel settore economico finanziario.
Loriano Isolabella