All’indomani del rinvio dei lavori di Calata Paita, Piera Sommovigo rilancia uno dei punti del suo programma elettorale che proprio su Calata Paita e altre aree da ‘restituire’ alla città presenta idee e progetti. “Non mi perderò in giudizi sulle promesse mancate del sindaco uscente, si commentano da sole. Penso piuttosto a proporre qualcosa di buono per la mia città. Nel mio programma, al punto 10 che ho chiamato 'Spezia bonificata, città della restituzione', spiego come dal centro più devastato d’Italia dopo i bombardamenti del 1943, Spezia possa diventare quello più rinnovato. Una scommessa che sono sicura di vincere”.
Nell’ottica di restituire alla cittadinanza le aree abbandonate, Sommovigo affronta uno a uno i luoghi chiave: “Parto dalla stessa Calata Paita, area che andrebbe rapidamente sdemanializzata senza edificazioni che soddisfino solo logiche private. Credo sia necessario studiare tutte le soluzioni possibili per modificare l’attuale impostazione riservata al Waterfront, ripensandolo per sviluppo e funzioni, immaginando che vada da via San Cipriano alla porta dell’Arsenale di piazza Chiodo, più simile al primo progetto Llavador, senza insediamenti residenziali”.
La città della restituzione per Sommovigo deve comprendere anche aree accessibili e libere per la balneazione dentro il perimetro del Comune e una pista ciclabile che colleghi il Muggiano a Marola, seguendo la linea della costa, una direttrice lungo la quale sviluppare una nuova idea di territorio e dove possano insediarsi nuove attività. E poi le aree più discusse: “Per l’Area ex-Enel immagino un insediamento di start up dedicate alla produzione di impianti per la generazione di energia pulita, scuole di formazione in collaborazione con Enel ed enti formatori, oltre allo sviluppo di infrastrutture energetiche sempre più efficienti, digitalizzate, resilienti e green, che verranno progettate di qui ai prossimi anni e che vedranno crescere la domanda di nuove professionalità in grado di collaborare al raggiungimento degli obiettivi della transizione energetica”.
Sommovigo ha le idee chiare anche per l’ex-area IP. “Dovrà essere bonificata all’80% e acquisita entro due anni dal mio insediamento per la creazione di un bosco urbano, un nuovo polmone verde per la città, e progetti eco-sostenibili”. Senza dimenticare le aree strategiche militari: “Lavorerò dal primo giorno per una negoziazione proficua tra Marina e Governo così da definire una volta per tutte un nuovo patto tra città e Marina Militare”.
“Mi piacerebbe confrontarmi su questi temi con i miei colleghi candidati – conclude infine Sommovigo – Peccato che nessuno abbia ancora reso pubblico il proprio programma, sempre che lo faccia, ma ha solo diffuso qualche idea spot qua e là su cui si fa fatica a costruire un confronto. La nostra è una visione olistica, frutto di un periodo di confronto all’interno della coalizione. Un percorso di sostanza avvenuto mentre altri si concentravano su tattiche e fake-news. Ma gli spezzini non si fanno abbindolare e sanno distinguere una proposta programmatica da chi in politica improvvisa, senza uno straccio di visione, sulle spalle dei cittadini”.