"Rimango basito nel leggere le dichiarazioni del sindaco uscente Pierluigi Peracchini riguardo ai meriti che sostiene di aver avuto nella promozione in Serie A dello Spezia calcio. Peracchini si è fatto vanto di aver sostenuto la squadra in tutte le trasferte in giro per l'Italia durante il lockdown, millantando di aver fatto così sentire alla squadra la vicinanza della città. Siamo all'assurdo. Ci troviamo di fronte a un sindaco che crede di poter incidere nelle prestazioni sportive di una squadra di calcio con la sua sola presenza sugli spalti, ma soprattutto di fronte a un amministratore locale che ha girato l'Italia senza alcun motivo concreto, nel periodo più duro della pandemia, quanto tutti i cittadini erano costretti a rimanere a casa per contenere la circolazione del coronavirus, presentando una autocertificazione per qualunque spostamento.
Peracchini si conferma così un sindaco che invece di dare il buon esempio, ammette candidamente di aver infranto le normative anti-Covid, per dare il suo insignificante sostegno a una squadra che non è sua per il semplice fatto di essere denominato "primo cittadino", ma di tutti gli spezzini, quelli che in quei giorni restavano a casa dimostrando un rispetto civico e un buonsenso decisamente maggiori del suo.
L'augurio di tutti è che questi siano gli ultimi colpi di un sindaco completamente inadeguato al suo ruolo. Non solo perché ha infranto le norme imposte a tutti gli italiani e a tutto il mondo, pervaso dal senso di potere proprio degli ambienti totiani, ma anche perché a distanza di due anni cerca di farne un merito elettorale, invece di vergognarsene, magari mantenendo un 'dignitoso' silenzio.
E poi, diciamocelo, Peracchini ha anche poca cultura calcistica e poca, pochissima umiltà. Sostiene infatti di aver convinto Gabriele Volpi a investire e a scegliere questo o quello direttore sportivo. Come se lo Spezia avesse avuto bisogno di lui... Anzi, voglio ricordare che solo pochi mesi fa, al termine di una serie negativa dello Spezia, Peracchini pubblicò un posti su Facebook con il quale, intervenendo come semplice cittadino (l'infingardo), diceva che si doveva cambiare qualcosa. Si riferiva alla defenestrazione di Thiago Motta, che lui cercava di intestarsi perché tutti ne parlavano.
Classico atteggiamento di chi si nutre di chiacchiere da bar... Peccato che dalla partita successiva lo Spezia inanellò successi in serie, con risultati che non sarebbero stati possibili se i suoi consigli fossero stati in qualche modo ascoltati. Ma per fortuna nello Spezia ci sono professionisti seri e una società che va per la sua strada, in barba alle farneticazioni del nostro sindaco. Quindi ora lo Spezia è quasi in sicurezza. E non lo è grazie a Peracchini, ma nonostante Peracchini".
Nanni Grazzini
