Ci fa piacere che Toti e Peracchini siano stati colpiti dal nostro comunicato sul Felettino, nel quale sono state elencate con puntiglio e precisione tutte le loro dichiarazioni, che sono facilmente verificabili e riscontrabili sulla stampa on line.
Dal momento che non era possibile smentirle, senza alcun tipo di argomentazione si è aggirato l'ostacolo rispondendo per slogan ed evitando di parlare, ad esempio, del motivo per il quale ci si è rivolti ad un molto più oneroso project financing piuttosto che reperire i restanti finanziamenti sul mercato bancario.
La politica dei tappeti rossi e delle lucine di Natale ormai sta mostrando il fianco, e ci batteremo fino all'ultimo affinché tutte le manchevolezze di Toti e di Peracchini vengano rese note ai cittadini, affinché capiscano che la città raccontata dal sindaco è soltanto una versione onirica che non corrisponde assolutamente alla realtà.
E dal momento che Toti, in versione avvocato difensore di uno smarrito Peracchini, sostiene che sia lecito che di sanità si interessi solo la Regione, ricordiamo agli spezzini la seconda parte delle dichiarazioni del sindaco di quell'infausto 6 novembre 2019:
“Il Comune della Spezia sarà in prima linea nel seguire e vigilare, passo dopo passo, tutto ciò che verrà per la realizzazione del nuovo nosocomio: nel frattempo, sarà varato un piano transitorio per la sanità con importanti investimenti sul Sant’Andrea della Spezia e sul San Bartolomeo di Sarzana“.
Aggiungiamo che gli importanti investimenti che si sono visti sino ad ora sono stati l'acquisto delle stufette elettriche per sopperire alla rottura dei riscaldamenti, e che il sindaco non è stato nemmeno capace di rispondere alle sollecitazioni dei malati oncologici che protestavano per l'assenza di una sala d'attesa che li accogliesse in attesa delle terapie. La vicenda che ha visto Lorenza Zanoni, la paziente oncologica che ha scatenato la protesta, essere costretta a manifestare per avere il diritto di ricevere le cure senza dover battere i denti per il freddo invernale o svenire per il caldo estivo, è una delle pagine più vergognose della storia di questa città.
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