L'isola Palmaria non è Capri come nei desideri del presidente Toti che vi vorrebbe un resort di lusso per renderla "la Capri del Mar Ligure”.
È un'isola rigogogliosa, piena di bellezza, un'oasi di natura a due passi dal mondo caotico della città, un luogo dove il tempo rallenta e dove tutto ritorna alle sue radici.
Caro Presidente Toti, la Palmaria non è fatta per diventare una Capri del Mar Ligure, semplicemente perché non è questa la sua bellezza, la sua vocazione, la sua forza.
Ogni luogo nel mondo ha le sue caratteristiche e domare, in virtù del profitto, ciò che da domare non è, è unica e pura manifestazione di forza; quella forza che, ormai, visti i tempi, dovremmo riporre in favore di una più oculata gestione delle nostre risorse.
Oltre al turismo dei milionari, ne esistono di vario tipo, compresi quelli sostenibili che, sempre più, si vanno diffondendo tra appassionati di mare, di fauna e di flora locale.
Gli edifici, ora abbandonati, potrebbero diventare centri di osservazione e di studio delle popolazioni marine, e non solo, funzionali a progetti di ricerca con l'Università.
Le strutture presenti potrebbero essere recuperate e valorizzate per un utilizzo pubblico e di sviluppo culturale e collettivo.
Non credo, quindi, sussista la necessità di un altro resort, di un altro parco giochi galleggiante nel nostro Paese, uguale ad altri già esistenti.
Siamo noi che viaggiamo e dobbiamo adeguarci alla natura del posto che visitiamo rispettandone ed amandone la sua essenza.
Non è, certo, il paesaggio che deve adeguarsi a noi, alle preferenze del cliente di turno.
Dobbiamo riqualificare la Palmaria mantenendola incontaminata e bellissima; per questo viene apprezzata in tutto il mondo.
Lasciamo da parte sterili paragoni e valorizziamo ciò che i nostri luoghi sono: oasi di bellezza che hanno mosso e muovono lo spirito alla poesia.
Alla fine, per chi vuol vivere l'esperienza del lusso milionario, Capri non è così lontana.
Giulia Fregoso
Partito Comunista Italiano
Segreteria provinciale