Il progetto del nuovo ospedale continua a prevedere un finanziamento a carico del privato che vincerà l’appalto ma il contributo privato è addirittura aumentato di undici milioni, mentre il costo complessivo dell’ospedale rimane invariato.
La quota a carico del privato oggi è salita a circa il 37% del totale.
Il rimborso in 25 anni è ancora a carico di Asl 5, che restituirà al privato una cifra con cui si potrebbe costruire un’altra struttura.
La Regione nel silenzio dell’amministrazione Peracchini affossa ulteriormente la sanità spezzina, indebitandola verso un privato di un costo sempre più alto.
Già oggi Asl 5 è in grave difficoltà organizzativa, è mancante sulla medicina del territorio, ogni famiglia ha esperienza delle attese impossibili per prestazioni importanti.
La domanda a Toti e al suo fedelissimo prescelto Peracchini è la stessa da mesi.
Per quale motivo non può essere chiesto un finanziamento a Cassa Depositi e Prestiti?
E non ci rifilino la falsa risposta che il rischio d’impresa costringe il privato finanziatore a non abbandonare l’appalto, dato che la legge protegge dagli abusi reciproci i contraenti e l’appalto Pessina è stato fatto saltare proprio da Toti e con una tempistica mai spiegata agli spezzini.
Antonella Franciosi
candidata Sindaco per SPEZIA RIFORMISTA